Innovazione. Nasce la Società italiana medicina personalizzata (Simep)
La diagnostica molecolare e il sequenziamento del genoma umano hanno rivoluzionato l’approccio clinico migliorando la vita del paziente e ottimizzando le risorse dei servizi sanitari. La nascita della Società italiana di medicina personalizzata può rappresentare uno strumento attivo di questo cambiamento.
14 DIC - Esiste una grandissima variabilità inter-individuale nella propensione a sviluppare particolari malattie, nell’efficacia delle terapie farmacologiche e nei conseguenti effetti collaterali. In questo senso lo studio delle basi genetiche ha dimostrato la possibilità, tramite caratterizzazione del genoma, di predire con buona affidabilità la risposta clinica e i rischi specifici per il singolo individuo.
Grazie allo sviluppo di tecniche analitiche mirate e sostenibili, è oggi infatti possibile attuare un percorso di diagnosi e cura specifico per il singolo paziente: in molti ambiti clinici oggi si può finalmente parlare di medicina personalizzata. Ovvero quell’approccio innovativo, in grado di offrire al medico nuovi strumenti e linee-guida per effettuare scelte terapeutiche appropriate e per ridurre al minimo la tossicità della terapia, senza dover rinunciarne all’efficacia.
La Società Italiana di Medicina Personalizzata (Simep), presentata oggi nel corso di una conferenza stampa presso la Regione Lazio, vuole riunire e coordinare le molte e diverse competenze indispensabili all’assunzione e diffusione, nel sistema reale, delle strategie di medicina personalizzata, utili a diffondere evidenti benefici sociali e finanziari all’intero sistema.
La Simep promuove la conoscenza e lo sviluppo di questa disciplina sostenendo la comunicazione scientifica, la ricerca, l’innovazione tecnologica e la formazione. Inoltre, intende definire, insieme agli organi istituzionali competenti, normative adeguate e percorsi assistenziali efficienti e sostenibili per l’erogazione dei servizi di medicina personalizzata.
“La rivoluzione della medicina è già in atto: oggi l’approccio classico di diagnosi e cura è stato superato da una nuova visione clinica paziente-centrica in cui, mediante specifiche analisi epigenetiche, genomiche e metabolomiche, si valuta il profilo individuale del soggetto”. A dirlo è Paolo Marchetti, Presidente Simep che prosegue: “dal profilo individuale si ottiene un contributo rilevante nella scelta della strategia terapeutica specifica. In questo modo è possibile ridurre al minimo il costo tossico della terapia migliorando la qualità della vita del paziente e ottimizzando la gestione delle risorse economiche disponibili. Un’esperienza che la Regione Lazio e l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea da alcuni anni applicano con successo”.
14 dicembre 2011
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