Migranti. Medici, neuropsichiatri infantili e psicologi si mobilitano per la Diciotti: “Le persone non possono essere lasciate in quelle condizioni”
L’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, rassicura sulle condizioni di sicurezza e salute delle persone a bordo della nave ferma da giorni al porto di Catania in attesa dell’autorizzazione a sbarcare. Ma per il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, dalla nave arrivano “immagini angoscianti” e per Fulvio Giardina (Consiglio nazionale degli Psicologi), “non va accettata la gravissima condizione di degrado fisico e psicologico cui sono esposti i migranti”. Anche “la Società Italiana di Neuropsichiatria Italiana dell’Infanzia e dell’Adolescenza interviene: Il colpevole ritardo nello sbarco dei minori a bordo della Diciotti, rappresenta un’ulteriore, inutile violenza su soggetti già duramente provati”.
24 AGO - L’assessore alla Salute della Regione Siciliana,
Ruggero Razza, rassicura sulle condizioni di sicurezza delle persone a bordo della Diciotti, la nave con 177 migranti a bordo ferma da giorni al porto di Catania in attesa dell’autorizzazione a sbarcare che il Governo non intende concedere in assenza di rassicurazioni da Bruxelles sulla redistribuzione dei migranti fra altri Paesi dell'Unione Europea. Ma per
Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, le immagini che arrivano dalla nave e riportate dal quotidiano
Avvenire sono “angoscianti e inquietanti”. E anche
Fulvio Giardina, presidente del Consiglio nazionale degli Psicologi, interviene sulla vicenda evidenziando la gravità della situazione.
Razza, dalla sua pagina Facebook, spiega di avere appreso dal responsabile siciliano Usmaf,
Claudio Pulvirenti, della “sostanziale sicurezza sanitaria sulla nave Diciotti, dove operano in convenzione con la Guardia Costiera i medici del Cisom-Ordine di Malta. Da parte dei sanitari abbiamo avuto ampie rassicurazioni sullo stato di salute dei migranti”. Riferisce, dunque, di avere dato incarico al direttore generale dell’Asp di Catania,
Giuseppe Giammanco, “di essere a disposizione dell’apparato sanitario che sta operando in loco, se serve anche mediante la fornitura di medicinali”.
“Non tocca a me valutare l’enorme insensibilità con cui l’Europa ritiene di dover affrontare la tragedia delle migrazioni, caricandola sul nostro Stato. Possiamo solo sperare che qualcuno, finalmente, si svegli a Bruxelles”, conclude l’assessore siciliano.
Da Facebook arriva anche l'appello del presidente Fnomceo, Filippo Anelli, alla politica perché “trovi altre strade per raggiungere i suoi scopi e salvaguardi sempre la dignità di ogni essere umano”. Per Anelli, infatti, “le immagini oggi riportate su
Avvenire relative ad uomini e donne stesi sui cartoni del ponte di una nave militare, che per convenzione e norma è suolo italiano” sono “angoscianti e inquietanti”. “È veramente desolante prosegue Anelli - assistere ad una simile visione per una Nazione che si definisce civile e lascia degli esseri umani in tali condizioni. La salute di ogni essere umano presente sul suolo italiano è tutelata dall’art. 32 della Costituzione. Salute che non significa, come ci insegna l’Organizzazione Mondiale della Sanità, solo assenza di malattia, ma benessere psico-fisico”.
Sulla stessa linea l’intervento di Fulvio Giardina, presidente del Consiglio nazionale degli Psicologi: “Non entriamo nel merito delle politiche migratorie che il governo legittimamente intende attuare. Ma certamente non possiamo, non dobbiamo, accettare la gravissima condizione di degrado fisico e psicologico, cui sono esposti i migranti, prigionieri ed ostaggi a bordo della Nave ‘U. Diciotti’ nel porto di Catania, al di fuori da ogni regola etica e giuridica. In un Paese civile ed evoluto, la persona umana non può mai divenire merce di scambio in alcuna trattativa”. Per Giardina, peraltro, “questa attuale situazione può incidere profondamente anche sullo sviluppo psicologico dei minori italiani, che assistono passivamente a scene sicuramente innaturali e di sopraffazione”.
“Ogni essere umano – evidenzia Giardina -, ogni individuo, è portatore di diritti, a prescindere dalla sua condizione culturale, sociale, economica. Non si tratta solo di valori costituzionali, bensì universali. Il diritto fondamentale è proprio la tutela della dignità umana, cioè dell’autodeterminazione e dell’autonomia di ogni individuo, anche quando, e soprattutto, vi possono essere situazioni di illegalità. Per questi principi lo psicologo non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità”.
Anche la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e del’Adolescenza (Sinpia) fa sentire la sua voce di fronte “alla grave vicenda, l'ennesima di una ormai lunga serie di casi analoghi, della nave Diciotti ferma nel porto di Catania da giorni, con numerosi minori non accompagnati a bordo, fatti sbarcare con colpevole ritardo, dopo giorni di navigazione, nonostante condizioni psicofisiche precarie”. La Sinpia esprime “una forte critica rispetto a decisioni politiche che espongono ad ulteriori violenze psicologiche bambini e adolescenti, già pesantemente traumatizzati dal loro percorso di vita nei luoghi di provenienza e durante l'odissea del viaggio di fuga”.
“I neuropsichiatri dell'infanzia e adolescenza italiani hanno nella propria missione professionale e umana – ricorda in una nota
Antonella Costantino, Presidente della Sinpia - la protezione e cura dei minori da ogni tipo di agente, biologico o ambientale, che minacci o mini la salute mentale e lo sviluppo psicofisico in età evolutiva. La nostra Costituzione tutela il diritto alla salute di ogni essere umano sul nostro territorio, inclusa la salute mentale, qualunque sia la sua condizione giuridica, etnica o economica, e i neuropsichiatri infantili lavorano quotidianamente nel rispetto della Dichiarazione Universale dei diritti umani e della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo, ma anche delle normative italiane e comunitarie europee”.
“I migranti minori di età – evidenzia nella nota Renato Scifo, Segretario Sezione Sinpia Sicilia e neuropsichiatra infantile a Catania - , inoltre, non possono essere in alcun modo espulsi dal nostro Paese senza un motivato provvedimento specifico emesso dall'Autorità giudiziaria. I traumi a cui esponiamo colpevolmente degli esseri così vulnerabili porteranno conseguenze gravi nella costruzione delle loro personalità in via di sviluppo."
I neuropsichiatri Infantili italiani, “nell’affiancare quanto già ampiamente sottolineato da altri esponenti della società civile, delle associazioni scientifiche e della Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia, che esprimono preoccupazione e ricordanogli obblighi legali di accoglienza senza alcun ritardo dei minori di età, di tempestiva comunicazione al Tribunale per i Minorenni competente per la nomina di un tutore che li rappresenti”, chiedono inoltre che vengano garantiti tutti i più opportuni interventi sanitari “per la gestione dei traumi psichici subiti, purtroppo aggravati dagli imperdonabili ritardi, e per la prevenzione di ulteriori gravi conseguenze sulla salute mentale futura”.
24 agosto 2018
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