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Ebola in Congo. L’epidemia si allarga: confermato un nuovo caso a 150 km dal primo focolaio. E si trova in città


Si fa più preoccupante la situazione nella Repubblica Democratica del Congo. Confermato un terzo caso e per la prima volta si trova in un’area urbana. Il dg dell’Oms Tedros Adhanom: “È uno sviluppo preoccupante. Ma non abbiamo mai avuto armi migliori per combattere Ebola”

17 MAG - Le autorità sanitarie della Repubblica Democratica del Congo hanno confermato un nuovo caso di Ebola a Wangata, un città di oltre 1 milione di abitanti. 

Finora, i due casi confermati erano localizzati nella cittadina di Bikoro, che si trova nella stessa provincia della città di Wangata ma a circa 150 km. 
 
La distanza percorsa dal virus e il fatto che il nuovo caso si sia verificato in città preoccupano le autorità. 
 
“È uno sviluppo preoccupante”, ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom. “Ma non abbiamo mai avuto armi migliori per combattere Ebola. Insieme ai nostri partner stiamo adottando misure decise per impedire un’ulteriore diffusione del virus”. 

“L’arrivo di Ebola in un’area urbana è molto preoccupante e l’Oms e i suoi partner stanno lavorando insieme per intensificare rapidamente la ricerca di tutti i contatti dei casi confermati nell’area di Mbandaka”, ha aggiunto Matshidiso Moeti, direttore dell’Oms per la regione africana.

Intanto, Medici Senza Frontiere fa sapere che le proprie equipe di emergenza sono già sul posto e hanno organizzato una zona d’isolamento nell’ospedale principale di Mbandaka (5 posti letto) e una nell’ospedale di Bikoro (10 posti letto). 
Le équipe, inoltre, stanno installando due Centri per il Trattamento dell’Ebola (CTE) a Mbandaka e Bikoro, ognuno da 20 posti letto. 26 tonnellate di rifornimenti sono già in viaggio verso Mbandaka.
 
“Questa è la nona epidemia di Ebola in Congo negli ultimi 40 anni. Finora, sono tutte scoppiate in aree remote e isolate, com’è stato per l’ultimo caso dello scorso anno a Likati, quando l’epidemia non si è diffusa”, spiega Roberta Petrucci, medico e membro di una delle équipe di emergenza di MSF in azione. “Con i nuovi casi confermati a Mbandaka, la situazione è cambiata, ed è diventata più grave e allarmante, dato che la malattia ha raggiunto un’area urbana. È fondamentale monitorare il caso sospetto per avere una visione più chiara dei suoi spostamenti fino alla città. Stiamo lavorando a stretto contatto con il ministero della Salute e le altre organizzazioni sul campo per implementare una risposta coordinata, coerente e rapida per arrestare la diffusione dell’Ebola”.

17 maggio 2018
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