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Alcol. Censis: cala il consumo, ma è allarme abuso fra i giovani


Gli italiani bevono meno e con moderazione, ma la percentuale di giovani che non “esagerano” è passata dall’89,5 del 1991 all’84,9 del 2010. A rilevarlo è il Censis che ha elaborato i dati di sei indagini svolte dall’Osservatorio permanente giovani e alcol/Doxa.

31 OTT - Se gli adulti bevono meno, meglio e con gusto, tra i giovani la tendenza allo “sballo” alcolico aumenta sempre di più. E così, nonostante la percentuale di consumatori di bevande alcoliche (75%) sia rimasta costante nel tempo, tra i giovani si registra un significativo incremento tra chi esagera. in 20 anni, dal 1991 al 2010, la percentuale di ragazzi che non ha mai ecceduto con l'alcol è passata dall’89,5 del 1991 all’84,9 del 2010.
A scattare la fotografia su “Bevande alcoliche in Italia 1991-2010: consumi e mutamenti sociali” è il Censis che ha presentato i dati di sei indagini realizzate nel corso dei venti anni dall’Osservatorio permanente giovani e alcol/Doxa.
Dalla ricerca emerge che in Italia la platea dei consumatori di alcol cresce fino al 2005, per poi stabilizzarsi e decrescere. Aumenta il consumo della birra e, più recentemente, quello degli aperitivi. Si riduce il numero dei “grandi consumatori” tra gli uomini adulti e cresce il consumo tra le donne. Ma l’incidenza degli abusi di alcol in Italia è inferiore a quella degli altri Paesi.
Oggi come 20 anni fa, tre giovani su quattro tra i 15 e i 24 anni si definiscono consumatori di alcolici. Il 60% dice di bere birra, una percentuale che oscilla tra il 50 e il 40% predilige il vino, il 40% gli aperitivi e il 30% super alcolici. Ma nel tempo il consumo di birra è lievemente aumentato, si è ridotto quello di vino, mentre crescono rispettivamente del 10% e del 20%, aperitivi e superalcolici. Il motivo? L’abitudine della moda del bere “fuori pasto”.
In particolare dall’analisi realizzata sul consumo di bevande alcoliche negli ultimi tre mesi, è emerso che il consumo più consistente di alcolici è nella fascia di età compresa tra i 25-34 anni. E cresce il consumo di tutte e quattro le bevande alcoliche, birra, vino, aperitivi e superalcolici. Soprattutto i giovani in questa fascia d'età tendono ad eccedere. Infatti, se continua ad essere il vino la bevanda più bevuta in famiglia durante i pasti, cresce il consumo di superalcolici tra amici, fuori pasto ed in discoteca. Aumenta anche il consumo di birra, per strada e in vacanza, e crescono significativamente i consumi di tutte e quattro le bevande alcoliche in compagnia del partner e il consumo di aperitivi in tutti i luoghi.
È solo con l’età adulta, ossia tra i 35-44 che si registra in maniera graduale un ritorno agli stili di consumo moderato, sintomo di comportamenti di svago e tempo libero più consapevole

31 ottobre 2011
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