I comuni fanno cordata per promuovere la salute pubblica nelle città
Nuova intesa tra Rete Città Sane, Anci e Federsanità all'interno dell'Assemblea Nazionale Anci a Brindisi. Il protocollo svilupperà sinergie comuni per la promozione della salute e di stili di vita sani e sostenibili.
06 OTT - Una cordata per mettere la salute dei cittadini al centro delle politiche delle città. Nasce così un coordinamento tra Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Federsanità e Rete Nazionale Città Sane dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulle tematiche della prevenzione e dello sviluppo sostenibile in ottemperanza alle linee guida della nuova fase di lavoro della Rete europea Oms. È’ questo in sintesi il contenuto del protocollo d'intesa firmato oggi 6 ottobre in occasione dell'Assemblea Nazionale Anci in corso a Brindisi da Simona Arletti, Presidente della Rete Nazionale Città Sane Oms, Angelo Lino Del Favero, Presidente di Federsanità - Anci e Graziano Delrio, neo eletto Presidente di Anci.
“La sottoscrizione di questo Protocollo di Intesa è un atto importantissimo perché ritengo sia un punto di partenza per il bene dei nostri cittadini – ha dichiarato Giacomo Bazzoni, Presidente della Commissione Welfare e Politiche sociali dell’Anci – Abbiamo approvato all’unanimità l’iniziativa della firma di oggi, come primo atto ufficiale del nuovo presidente Graziano Delrio. Inizieremo adesso una collaborazione a 360 gradi, mettendo al centro i bambini, i giovani e gli anziani per creare insieme servizi sul territorio”
Infatti, in base al documento un rappresentante della Rete Città Sane OMS parteciperà agli incontri periodici della Commissione Affari Sociali e Welfare di Anci per valutare insieme lo sviluppo di politiche comuni che possano favorire un miglioramento del benessere della popolazione.
“Con la firma del Protocollo d’Intesa con la Rete Città Sane, obiettivo di Federsanità - Anci è quello di promuovere una maggiore consapevolezza tra gli amministratori locali rispetto al tema della tutela della salute pubblica. Uno degli strumenti – ha detto Del Favero - è senza dubbio quello della formazione al fine di favorire l’attivazione di programmi socio-sanitari integrati sul territorio orientati a migliorare la qualità della vita, la sicurezza nei luoghi di lavoro e soprattutto orientare lo stile di vita in termini di prevenzione e benessere”.
A tal fine, saranno condivise azioni come le celebrazioni delle giornate mondiali Oms, il Meeting nazionale, il premio “Oscar della Salute” - con cui ogni anno si premiano le città che hanno presentato i progetti e le buone pratiche più meritevoli e innovative sui temi della salute - , le giornate annuali di formazione per gli amministratori e i tecnici, i progetti su temi come la donazione di organi, sangue e tessuti, allenamento del cuore e della memoria, le città sane dei bambini, etc.
“L'obiettivo è quello di avviare forme collaborative a sostegno delle attività degli Enti Locali proprio in un momento in cui la crisi economica rende sempre più difficile l’impegno pubblico sulle politiche di prevenzione dirette alla comunità” spiega Simona Arletti “sarebbe infatti un grave errore ridurre gli investimenti in azioni e progetti orientati alla tutela della salute in quanto, secondo l’Oms, solo in questo modo è possibile produrre un risparmio in termini di spesa sanitaria nel lungo periodo”.
06 ottobre 2011
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