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Tbc al Gemelli. Tar convoca Regione e Codacons


La terza sezione quater del Tar del Lazio accogliendo il ricorso d'urgenza presentato dal Codacons, ha convocato per domani 2 settembre, alle ore 9:30, la Regione Lazio e il Codacons, in merito al caso della Tbc al policlinico Gemelli dopo che un'infermiera del reparto di neonatologia ha scoperto di essersi ammalata e ad oggi risulta aver contagiato 79 neonati. Infermiera già positiva alla tbc nel 2004. Proseguono indagini Nas.

01 SET - Non si placano le polemiche intorno al caso Tbc nel reparto neonatale del Policlinico Gemelli di Roma dopo che un’infermiera ha scoperto di essersi ammalata e dove a seguito di controlli sono risultati ad oggi essere stati contagiati 79 bambini. Secondo quanto appreso dal corriere.it risulta che la donna abbia confermato ai giudici di essere già risultata positiva ad alcuni controlli anche tra il 2004 e il 2005. La procura ha disposto pertanto ulteriori indagini che saranno svolte dai Nas. Intanto non si fermano le discussioni, soprattutto tra Codacons e Regione Lazio che sono state convocate per domani 2 settembre di fronte al Tribunale amministrativo al fine di chiarire alcuni aspetti della vicenda ancora oscuri.
“I vertici dell’ente - spiega l'associazione dei consumatori - dovranno chiarire alcuni aspetti della vicenda e rispondere alle contestazioni mosse dal Codacons circa la composizione della Commissione speciale nominata dalla Presidente Renata Polverini”.
Intanto l'associazione pone oggi un nuovo interrogativo alla Presidente del Lazio relativo alle analisi condotte in questi giorni sui bambini a rischio contagio: chi effettua materialmente i test?
“Sappiamo - spiega il Presidente Carlo Rienzi - che le analisi sono eseguite dagli ospedali San Camillo, Bambin Gesù e dallo stesso Gemelli. Mentre il primo nosocomio esegue i test ed elabora i risultati direttamente presso la propria struttura, non sappiamo chi esegua le analisi per conto del Bambin Gesù. Nello specifico vogliamo sapere se tali test siano condotti da laboratori o società esterne che abbiano un qualsiasi tipo di rapporto con il policlinico Gemelli”.
“È evidente - spiega il Codacons - che non possono essere né il Gemelli né società e laboratori collegati al Policlinico a condurre i test sui bambini. Ciò, per evitare spiacevoli conflitti di interesse ma soprattutto per garantire massima trasparenza ai genitori dei bambini a rischio contagio. "A tal fine diffidiamo la Regione Lazio ad escludere il Gemelli e le società ad esso collegate dalla rosa delle strutture cui è affidato il compito di condurre test e analisi sui bimbi” - conclude Rienzi. Dopo una così grave tragedia per centinaia e forse migliaia di famiglie, non si vuole anche la beffa di affidare al responsabile dei danni ai cittadini la verifica del proprio stesso comportamento.

01 settembre 2011
© Riproduzione riservata

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