Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 23 NOVEMBRE 2024
Cronache
segui quotidianosanita.it

Maturità: mezzo milione di studenti alle prese con lo stress da ripassone finale


Alla vigilia dell’ultima tappa degli esami di maturità, dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù arrivano i consigli per evitare stress, paure e ansia da prestazione.

05 LUG - In questo momento, circa mezzo milione di studenti è alle prese con gli esami di maturità 2011. Ansia, stress e paura si alternano tra i maturandi in fase di ripassone finale per superare gli orali.Per l’occasione, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha pensato di mettere a disposizione di studenti e genitori una guida su come affrontare gli esami (è disponibile anche sul sito www.tupuoi.org, dedicato al benessere dei giovani e alla promozione di sani stili di vita).
“L’ansia è una reazione naturale che aiuta a migliorare la prestazione - commentano gli esperti dell’ospedale pediatrico – ma per riuscire ad affrontare l’esame nel modo migliore ci sono alcuni accorgimenti che gli studenti, così come i loro genitori, dovrebbero seguire”.Innanzitutto, secondo i medici del Bambino Gesù, è utile pianificare le ore studio e soprattutto distribuirle nell'arco della giornata in modo tale da garantire pause e uscite. Poi, non bisogna dimenticare che l’alternanza studio/pausa è fondamentale per il recupero e il dispendio di energia mentale: la mente ha bisogno di pause per mantenersi lucida e assimilare le nozioni. Ancora, niente chiuse in casa: si può uscire con gli amici (e i genitori possono incoraggiare le uscite) purché non si sottragga troppo tempo allo studio.
Può essere utile ripetere ad alta voce e/o studiare con i compagni. Anche l’alimentazione ha la sua importanza, per cui è fondamentale evitare digiuni o abbuffate, consumare piuttosto pasti regolari e spuntini durante il giorno che consentono di assimilare zuccheri e sostanze necessarie per lo stato di vigilanza e per dare energia al cervello.
Un ruolo fondamentale è quello dei genitori: è opportuno che apprezzino quotidianamente lo sforzo del figlio, in un'ottica di condivisione delle preoccupazioni e delle paure, magari anche ricordando loro che in tanti hanno già superato lo "scoglio" e sono sopravvissuti. Infine, occorre evitare di crearsi aspettative sproporzionate ed evitare atteggiamenti competitivi e concorrenziali fra il figlio e i compagni.
Dopo tutto, l’esito dell’esame non determinerà il successo che si avrà in futuro: per chi non ci crede basta ricordare che pessimi studenti fossero Albert Einstein o Mark Zuckerberg. 

05 luglio 2011
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Cronache

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy