Contraccezione d’emergenza per 1 teenager su 4
È quanto emerge da un sondaggio condotto in vista dell’estate dalla Società italiana di ostetricia e ginecologia. Solo il 12 per cento dei giovani usa la doppia protezione e uno su tre porterà i contraccettivi in vacanza. Al via la campagna Parti sicuro con Travelsex.
30 GIU - I giovani italiani continuano ad avere pessime abitudini in tema di sessualità consapevole ed escono bocciati da un sondaggio condotto dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) che ne ha interpellati 1.131 in vista della stagione in cui i rischi di gravidanze indesiderate e infezioni a trasmissione sessuale sono più alti.
Ed eccoli i dati: soltanto il 12 per cento del campione utilizza abitualmente la doppia protezione (pillola più preservativo), il più efficace strumento contro gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili e una teenager su 4 ha fatto ricorso almeno una volta alla contraccezione di emergenza.
“Non si può mandare in ferie il cervello”, ha commentato Herbert Valensise, segretario nazionale SIGO. “Le minorenni sono responsabili da sole del 3,4% del totale di tutte le interruzioni volontarie di gravidanza e 3 volte su 4 chi contrae un’infezione a causa di rapporti non protetti è un giovane tra i 15 e i 24 anni”.
Proprio per informare i giovani la Società scientifica ha lanciato per l’estate la campagna “Parti sicuro con Travelsex”, una guida edita da Giunti e disponibile in tutte le librerie con i consigli su come proteggersi e le indicazioni su dove trovare consultori e contraccettivi anche in vacanza. Contraccettivi che sembrano non piacere ai ragazzi. “Solo uno su 3 dichiara che li porterà con sé in viaggio”, ha commentato Alessandra Graziottin, direttore della Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele Resnati di Milano. “Il 19 per cento di chi non li usa lo fa consapevolmente, perché non li ama, mentre un 49 per cento non li ha a portata di mano al momento giusto e un 23 per cento li dimentica”.
E ciò, proprio nel periodo peggiore: “l’estate - continua Graziottin - è infatti la stagione in cui la sessualità esplode (il 51% vive la prima volta proprio in questi mesi) e quella in cui si consumano più alcol e droghe (46%), che rappresentano fortissimi indicatori di rischio per rapporti non protetti. Il tutto aggravato dalla giovane età (il 32% inizia l’attività sessuale prima dei 15 anni) e dalla promiscuità (il 42% degli intervistati ha già avuto da 2 a 5 partner, il 10% da 6 a 10 e il 9% più di 10”.
Visti questi dati, non stupisce che ogni anno a settembre si registri un boom di accessi negli ambulatori e nei reparti di ginecologia (+30%), per tentare di risolvere situazioni di crisi che si sono determinate nei mesi precedenti.
Intanto, l’Italia resta uno dei Paesi europei con il più basso consumo di contraccettivi: la pillola è scelta solo dal 16.3 per cento delle donne e nel 2010 si sono vendute appena 94.824.000 confezioni di preservativi, il minimo storico.
30 giugno 2011
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