Riordino servizio farmaceutico. Iardino (commissione Aids): "A rischio la sicurezza del malato"
"Siamo contrari all'idea di dare l’esclusività di erogazione dei farmaci per le malattie rare, croniche o invalidanti alle farmacie convenzionate, tagliando fuori le farmacie ospedaliere che svolgono un ruolo fondamentale in termini di sicurezza e controllo dell’andamento delle terapie”. Questa la denuncia di Rosaria Iardino in riferimento al ddl "Gasparri-Tomassini sul riordino dell'esercizio farmaceutico. Dello stesso avviso Fiorenza Bassoli, senatrice Pd e componente della commissione Igiene e Sanità.
10 GIU - "Di una legge del genere non se ne capisce proprio la ratio se non la forza della lobby delle farmacie". Così
Rosaria Iardino, componente della Commissione nazionale Aids, commenta a
Quotidiano Sanità il ddl sul riordino del servizio farmaceutico (ddl Gasparri-Tomassini) in discussione in commissione Igiene e Sanità del Senato.
Parlando a margine della Prima Conferenza Nazionale delle Organizzazioni Civiche per la Salute, promossa dal Coordinamento nazionale delle associazioni malati cronici-Cittadinanzattiva a Riva del Garda, Iardino ha osservato come la legge "non è legata neanche a motivi di risparmio perché, secondo uno studio prodotto dalle regioni, l’operazione a regime costerà un miliardo di euro. In più il malato perderà il controllo con il medico in quanto, parlando ad esempio dei retrovirali, non potrà riferire dell’andamento della terapia”. Perché, ha spiegato Iardino, "l’intenzione del legislatore è di dare l’esclusività di erogazione dei farmaci per le malattie rare, croniche o invalidanti alle farmacie convenzionate, pubbliche e private, tagliando fuori le farmacie ospedaliere, che invece svolgono un ruolo fondamentale in termini di sicurezza e controllo dell’andamento delle terapie”.
Critica nei confronti del ddl anche
Fiorenza Bassoli,
senatrice del Pd, componente della commissione Igiene e Sanità del Senato, che sempre parlando a margine dei lavori della Conferenza, ha dichiarato a
Quotidiano Sanità che la proposta di legge toglie “alle Regioni la possibilità di seguire le cure con gravi ripercussioni per la sicurezza sanitaria”. Parlando all'assemblea riunita a Riva del Garda, Bassoli ha invece evidenziato la necessità di potenziare l'assistenza per i malati cronici. “Anche se ci rendiamo conto dei vincoli imposti, è arrivato il momento di fare degli investimenti. Il nostro Ssn è impostato ancora sulla malattia acuta mentre si va verso la cronicità”, ha osservato Bassoli secondo la quale, “quindi, il sistema deve cambiare, evolvere sul territorio con una nuova rete di assistenza e una rete informatica dove il medico di medicina generale è il regista e il malato l’attore protagonista". La senatrice ha però spiegato all’assemblea che in Parlamento “la commissione Bilancio fa da imbuto”, fermando buona parte dei lavori e delle iniziative. “Ma non è sufficiente tagliare" e iniziative come quella della Conferenza delle Organizzazione Civiche “sono un sollecito al legislatore da parte delle famiglie e degli ammalati”.
10 giugno 2011
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