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Terremoto. La solidarietà e l'impegno dei medici di emergenza, urgenza e delle catastrofi


La Federazione  Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza e delle Catastrofi si dichiara vicina  alle popolazioni e ai colleghi  colpiti dal sisma,  esprimendo apprezzamento per lo sforzo che il  Servizio Emergenze del Dipartimento di Protezione Civile manifesta la propria disponibilità a partecipare ai soccorsi attraverso i suoi iscritti ed i gruppi di lavoro per tutta la durata della emergenza

25 AGO - "La Federazione  Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza e delle Catastrofi - si legge in una nota della stessa - è vicina  alle popolazioni e ai colleghi  colpiti dal sisma,  esprime apprezzamento per lo sforzo che il  Servizio Emergenze del Dipartimento di Protezione Civile ed il Dipartimento tutto stanno producendo per rispondere ai bisogni delle popolazioni colpite e manifesta la propria disponibilità a partecipare ai soccorsi attraverso i suoi iscritti ed i gruppi di lavoro per tutta la durata della emergenza".

"La Presidente della Federazione - si legge sempre nella nota - risponde inoltre  a Gelli, che su QS  ha sottolineato la necessità di implementare,  verificare  e monitorare  i piani per il maxiafflusso dei pazienti  ed  evacuazione degli ospedali,  mettendo a disposizione  il corso  "Gestione sanitaria delle maxiemergenze", basato sulla  Formazione A  Distanza    e sull' utilizzo dello strumento simulativo  MACSIM (Mass Casualty SIMulation) per l'evento residenziale, nonché i risultati di  indagini conoscitive sulla  stesura ed adozione dei PEIMAF negli ospedali".

Dalla FIMEUC fanno notare come, fin dalla loro costituzione e soprattutto in tempo di pace e di benessere,  abbiano sempre praticato  una politica  di informazione e formazione sulla problematica delle catastrofi naturali (terremoti, alluvioni) o provocate dall'uomo (tra cui vanno annoverati anche gli attacchi terroristici), attraverso la istituzione di un gruppo di lavoro, DiMFIT ( Disaster Medicine  FIMEUC Task Force).

La FIMEUC  ha fatto convergere in questo gruppo  i maggiori esperti   nazionali del settore perché   elaborassero corsi di formazione e linee di indirizzo per la stesura ed applicazione di piani per il massiccio afflusso di pazienti o per la evacuazione  degli ospedali al fine di colmare le carenze e superare le diversità di comportamenti  presenti nelle varie regioni.

La Federazione segnala come facciano parte  di DiMFIT, e molti di loro siano al momento  attivi nella catena di  soccorso  per il terremoto del 24 agosto,Roberto Faccincani,  dell' Ospedale San Raffaele di Milano, per il quale coordina il progetto  “Threats”  (Terrorrist attacks on hospitals: risk and emergency assessment, tools and systems),  finanziato dalla Direzione Generale agli Affari Interni della Commissione Europea, Pierluigi Ingrassia e Luca Ragazzoni del CRIMEDIM (Centro di Ricerca in medicina di Emergenza e delle Catastrofi dell'Università del Piemonte Orientale), Mario Caroli  Direttore  di ARES Marche, Massimo Azzaretto vice coordinatore Disaster Section  dell'EUSEM, Margherita Maragno  responsabile  per le maxiemergenze della ASL di Matera, Michele  Larocca esperto del  tavolo tecnico emergenze e maxiemergenze Regione Basilicata, oltre agli esperti delle società federate.
 
Lorenzo Proia

25 agosto 2016
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