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“Il Ssn riparte da trasparenza e partecipazione. E anche con un organo indipendente che controlla gli atti delle Asl”. Al via il Forum Salute di Sel e Sinistra Italiana 

di G.B.

La sfida primaria da affrontare, spiega il documento su cui si fonda il Forum che vuole puntare a ricostruire "politiche sanitarie veramente di sinistra" è “una revisione di priorità dal punto di vista della prevenzione e della cura, per affrontare i cambiamenti: dall’aumento della popolazione anziana e alle cronicità, fino ai bisogni sanitari dei migranti, la frammentazione della rete familiare multigenerazionale e l’aumento della povertà". IL DOCUMENTO

24 GIU - Costruire una rete di presidio alla sanità pubblica, colmando le lacune del Ssn in termini di trasparenza e arginando l'impianto politico che anima inziziative legislative come la legge del terzo settore, settore che "implica una trasformazione del mondo del volontariato e delle cooperative da imprese con importanti finalità sociali utili e di valore a imprese finalizzate al profitto, incentivate a investire in forme di assistenza sanitaria integrative e in prospettiva sostitutive dell’intervento pubblico. È la vittoria della sussidiarietà orizzontale, cavallo di battaglia delle grandi lobby private e confessionali”. Prende il via su queste basi, oggi a Roma presso il Centro Congressi Cavour, Forum Salute Italia, promosso da Sel e Sinistra Italiana per rivolgersi “alle donne e agli uomini della sinistra diffusa, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni dell’utenza, alle operatrici e agli operatori della sanità, alle organizzazioni del terzo settore e più in generale alla società civile, e a tutte/i coloro che condividono l’urgenza di una battaglia politica nazionale ed europea in attuazione della Costituzione e, su scala mondiale, della Dichiarazione dei Diritti Umani.

Oggi verrà presentato il documento costitutivo dell’iniziativa che si fonda su tre obiettivi principali:
►rilanciare iniziative politiche nel paese a difesa del diritto costituzionale della salute.
►promuovere analisi, riflessioni e proposte politiche per salvaguardare il Servizio Sanitario Nazionale messo a dura prova dalle politiche di austerità in Europa e in Italia.
►partecipare al percorso costituente del nuovo soggetto politico "Sinistra Italiana” come spazio di analisi, elaborazione e raccolta di linee programmatiche in campo sanitario e sociale che entrino a far parte delle posizioni politiche complessive del nuovo partito, e rendano esso stesso sede e veicolo di partecipazione democratica alla battaglia politica per il diritto alla salute.

Il Forum aspira quindi a costruire spazi di analisi, elaborazione e raccolta di linee programmatiche in campo sanitario e sociale “che entrino a far parte delle posizioni politiche complessive del nuovo partito, e rendano esso stesso sede e veicolo di partecipazione democratica alla battaglia politica per il diritto alla salute”. E si propone quindi, spiega il documento, “come punto di riferimento per tutti coloro che vogliono difendere la sanità pubblica e come rete di collegamento in cui si esprimano diverse posizioni, rappresentando la complessità dei territori e degli argomenti, con la sola discriminante di accogliere chi, condividendo le premesse e le finalità di questo documento, vuole partecipare, sul terreno della difesa della salute, alla costruzione di un’alternativa politica in Italia e in Europa”.

La sfida primaria da affrontare è “una revisione di priorità dal punto di vista della prevenzione e della cura, per affrontare il cambiamento del quadro epidemiologico, di cui vanno considerati gli aspetti più rilevanti, come l’aumento della popolazione anziana e delle patologie multiple legate alla cronicità, i bisogni sanitari dei migranti, la frammentazione della rete familiare multigenerazionale, l’emergere di nuovi tipi di famiglia, l’aumento della povertà che porta soprattutto la popolazione fragile a rinunciare alle cure o a ricorrere ad alternative improprie”.

Obiettivi che, però, “non si possono raggiungere senza un’incisiva partecipazione democratica sia nella forma della democrazia diretta, tramite l’adozione di pratiche di partecipazione degli utenti, dei loro procuratori civici e degli operatori della sanità, sia nella forma della democrazia delegata agli organi elettivi, i comuni in primo luogo”. Anche perché, si fa notare, “ciò oggi viene impedito da lacune di trasparenza, dall’orientamento alla pura promozione dell’immagine aziendale e dai tagli del personale dedicato alle funzioni di analisi e reporting, che è un taglio alla partecipazione democratica.  Il Forum vuole lavorare, invece, per garantire “una rendicontazione oggettiva e fruibile ai fini del controllo democratico degli atti delle aziende sanitarie, dei loro bilanci sociali o di missione e dei loro bilanci economici. Tale attività se necessario va intermediata da un organo terzo, indipendente e pubblico”. E, proprio qui, si inserisce la mission del nuovo soggetto. 
 
Gennaro Barbieri

24 giugno 2016
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