Pari opportunità. A Eli Lilly Italia il Premio “Azienda Women Friendly”
L'Azienda fa segnare il 39,8% di occupazione femminile, il 28% dei dirigenti è donna e il 42% ricopre ruoli manageriali. Questi alcuni numeri che hanno permesso a Eli lilly Italia di ottenere il prestigioso riconoscimento, istituito lo scorso anno, per premiare l’impresa che si distingua particolarmente nel campo della parità di genere.
16 GIU - Più di mille dipendenti in tutta Italia, di cui il 39,8% rappresentato dall’ occupazione femminile (media comparto manifatturiero pari al 25%) e con il 28% dei dirigenti donna (media comparto manifatturiero dell’11%) e il 42% di donne in ruoli manageriali (media comparto manifatturiero 22%). Sono alcuni dei numeri che hanno permesso a Eli lilly Italia di ottenere un prestigioso riconoscimento: il Premio “Azienda Women Friendly”, istituito lo scorso anno, per premiare l’impresa che si distingua particolarmente nel campo della parità di genere, attuando concrete e innovative politiche e strategie per garantire a uomini e donne pari condizioni di lavoro, di salario e di carriera.
“Siamo orgogliosi – commenta
Eric Baclet, Presidente e AD di Lilly Italia – di ricevere questo riconoscimento, che conferma ancora una volta la nostra capacità di mettere in pratica uno dei valori istituiti 140 anni fa del nostro fondatore, ossia il rispetto delle persone. Rispetto che significa inclusione, poiché la diversità sprigiona creatività, la creatività porta innovazione e l’innovazione guida il successo”.
“Lilly crede nel valore delle differenze e delle peculiarità di ciascuno – aggiunge
Olivia Bacco, Direttore del polo industriale di Sesto Fiorentino – e si impegna pertanto a promuovere iniziative basate sull’’ascolto delle esigenze dei lavoratori, sulla crescita personale all’interno dell’azienda, sulla comunicazione per il coinvolgimento dei dipendenti, sul riconoscimento dei risultati raggiunti da ciascuno.”
Tante le iniziative che vanno in questa direzione per garantire equità di accesso al lavoro e pari opportunità, declinate nel venire davvero incontro alle reali esigenze dei proprio lavoratori: l’istituzione di un Diversity and Inclusion team; la copertura sanitaria ai partner e ai figli; il flextime e il lavoro da casa, il congedo per i papà, la settimana corta, i centri estivi per i figli, le lezioni di yoga e hip-hop in pausa pranzo, il corso serale di tango, l’impianto sportivo, il servizio la lavanderia, le giornate di volontariato riconosciute come lavoro sia con organizzazioni nazionali che internazionali. Tutto è pensato per rispettare i dipendenti come persone, prima ancora che come lavoratori.
16 giugno 2016
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