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Il 118 del Veneto partecipa a maxi esercitazione europea per fronteggiare emergenza urbana


E’ stato simulato il crollo di un palazzo al centro di Londra, con ripercussioni sulla linea della metropolitana cittadina (vedi immagini). All’esercitazione, durata quattro giorni, hanno partecipato centinaia di vigili del fuoco, medici, infermieri, agenti di polizia di tutti gli enti di soccorso londinesi, oltre a team di Vigili del Fuoco di Italia, Croazia e Ungheria.

05 MAR - Le professionalità e il modello d’intervento del Suem 118 del Veneto sono stati protagonisti della maxiesercitazione Unified Response, organizzata dai Vigili del Fuoco di Londra con il patrocinio della Comunità Europea. E’ la più grande simulazione mai effettuata in Europa di una calamità in ambito urbano, nello  scenario del crollo di un palazzo nel centro di Londra che investe la stazione di Waterloo, seppellendo tra le macerie sette carrozze di un treno della metropolitana.
 
Lo scenario è stato interamente ricostruito all’interno di una centrale elettrica dismessa, utilizzando oltre 1000 tonnellate di detriti, sette carrozze ferroviarie e oltre 2000 figuranti che i soccorritori hanno dovuto estrarre dalle macerie utilizzando le più sofisticate tecniche di scavo e di recupero delle vittime.
 
All’esercitazione, durata quattro giorni, hanno partecipato centinaia di vigili del fuoco, medici, infermieri, agenti di polizia di tutti gli enti di soccorso londinesi, oltre a team di Vigili del Fuoco di Italia, Croazia e Ungheria.
 
All’interno del team dei Vigili del Fuoco italiani hanno operato, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, un medico ed un infermiere del SUEM 118 della Regione del Veneto, Nicola Bortoli e Daniele Pomiato, rispettivamente del SUEM 118 di Mestre e di Venezia.
 
“Come nel 2014, quando fu invitato un team del 118 di Venezia e di Vicenza – dice l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto Luca Coletto – abbiamo avuto la grande soddisfazione di essere stati invitati dal Dipartimento della Protezione Civile  perché la nostra Regione è l’unica in Italia a disporre, tra il personale del SUEM, di medici ed infermieri qualificati per operare in una squadra USAR (Urban Search and Rescue). Un livello di professionalità e preparazione che è esclusivo di un sistema sanitario d’eccellenza come quello Veneto, che fa dell’emergenza-urgenza un cardine inamovibile”.
 
Le squadre USAR sono composte da personale tecnico e sanitario in grado di operare in sicurezza tra le macerie per raggiungere le vittime, iniziare le prime cure direttamente sul posto e procedere all’estrazione. Dato che queste operazioni, in caso di crolli di grandi strutture, possono richiedere anche diverse ore di lavoro, la presenza sul posto del personale sanitario è fondamentale per la salvezza delle persone sepolte, ma richiede un’elevata preparazione perché le operazioni sono estremamente pericolose anche per i soccorritori.

05 marzo 2016
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