Responsabilità medica. Aceti (Tdm): “Irricevibile la proposta del Ministero. Non ci stiamo e ci mobiliteremo”
“Siamo disposti a fare passi in avanti per bilanciare il diritto dei cittadini alla riparazione del torto subito e la necessità di garantire maggiore serenità ai medici. Ma francamente la proposta del Ministero è ben lontana dal necessario bilanciamento”. Il coordinatore del Tribunale per i diritti del malato è critico anche sul testo in Commissione Affari Sociali e annuncia, entro settembre, una proposta sul tema targata Tdm.
06 AGO - "Le proposte del Ministero della Salute relative alle modifiche della normativa sulla responsabilità professionale tutelano i professionisti e dimenticano i cittadini. Dopo la stretta sulle prestazioni ora i cittadini dovrebbero subire anche quella sui loro diritti e tutele”. Ad affermarlo, in una nota, è
Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato- Cittadinanzattiva. Secondo Aceti, infatti, “Non solo viene annunciata la volontà di ridurre i termini di prescrizione per l'azione risarcitoria da 10 anni a 5 anni”, ha continuato Aceti, “ma, cosa ancor più grave, verrebbe invertito l'onere della prova che ora secondo il Ministro dovrebbe ricadere sui cittadini e non più sul personale sanitario. Questo dimenticando che il cittadino è il soggetto più svantaggiato nell'accesso alle informazioni che lo riguardano. Basti pensare che la cartella clinica è accessibile al cittadino dopo 30/60/90 giorni, in molti casi è incomprensibile o ancor più grave è incompleta rispetto a tutto ciò che accade veramente al cittadino”.
Per Aceti, dunque, la proposta del mimistro è “irricevibile” e annuncia che “entro settembre” il Tribunale per i diritti del malato presenterà pubblicamente una sua proposta “e ci mobiliteremo a tutela dei diritti dei cittadini. Siamo disposti a fare passi in avanti per un bilanciamento tra il diritto sacrosanto dei cittadini alla riparazione del torto subito e la necessità di garantire maggiore serenità ai medici e a tutto il personale. Ma francamente la proposta del Ministero è ben lontana dal reale e necessario bilanciamento che noi invece auspichiamo", ribadisce Aceti. Secondo il quale anche il nuovo testo del ddl incardinato in Commissione Affari Sociali, del quale è relatore
Federico Gelli “presenta dal nostro punto di Vista molteplici criticità che segnaleremo al relatore e a tutta la Commissione, chiedendo di apportare le dovute modifiche".
06 agosto 2015
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