Alluvione Sardegna. Enpam pronta a intervenire con aiuti ai medici residenti nelle zone colpite
Gli interventi consistono in sussidi straordinari fino a un massimo di 16.550 euro per i danni alla prima abitazione o allo studio professionale, di proprietà o in usufrutto (il tetto rimborsabile è più alto per gli iscritti alla Quota B). L’Enpam può intervenire anche per i danni a beni mobili come automezzi o attrezzature medicali. Previsti anche altri aiuti.
20 NOV - La Fondazione Enpam sta seguendo da vicino la situazione in Sardegna ed è pronta a intervenire con aiuti ai medici e agli odontoiatri residenti nelle zone colpite dall’alluvione.
“Siamo vicini alla popolazione della Sardegna e a tutti i colleghi che, come sempre, sono in prima linea al servizio di chi ha bisogno – ha detto il presidente dell’Enpam
Alberto Oliveti –. Ma anche i medici e i dentisti qualche volta si trovano ad essere fra coloro che hanno necessità di essere aiutati. Noi siamo mobilitati per loro”.
I camici bianchi potranno far riferimento agli Ordini provinciali dei medici e degli odontoiatri, con i quali l’Enpam è in costante contatto.
Gli interventi consistono in sussidi straordinari fino a un massimo di 16.550 euro per i danni alla prima abitazione o allo studio professionale, di proprietà o in usufrutto (il tetto rimborsabile è più alto per gli iscritti alla Quota B). L’Enpam può intervenire anche per i danni a beni mobili come automezzi o attrezzature medicali.
Le misure si estendono anche ai familiari di iscritti deceduti che percepiscono dall’Enpam una pensione di reversibilità o indiretta (per esempio: vedove, orfani).
L’Enpam potrà contribuire al pagamento fino al 75% degli interessi sui mutui edilizi contratti da iscritti o superstiti per l’acquisto, la ricostruzione o la riparazione della casa e/o dello studio professionale.
Inoltre i medici e i dentisti che esercitano esclusivamente la libera professione, costretti ad interromperla a causa del nubifragio, potranno chiedere un contributo di 77.23 euro per ogni giorno di astensione dal lavoro, fino a un massimo di 365 giorni.
Le domande andranno inviate tramite l’Ordine dei medici e degli odontoiatri di appartenenza, complete della documentazione richiesta, utilizzando i moduli già presenti nel sito dell’Enpam www.enpam.it
20 novembre 2013
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