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Hiv. Iardino (Nps): “La malattia non si ferma, importante fare il test"


Nel 2011 sono state segnalate 3.461 nuove diagnosi, il 75% sono maschi. 5,8 i nuovi casi di positività ogni 100mila abitanti. Nps Italia Onlus lancia la campagna di comunicazione “Senza mezzi termini”. Il “bike sharing” utilizzato per sensibilizzare le persone a sottoporsi al test.

04 LUG - I numeri dell’Hiv non diminuiscono. Nel 2011, secondo gli ultimi dati disponibili, sono state segnalate 3.461 nuove diagnosi di infezione da Hiv, la stragrande maggioranza sono maschi (75%). Sempre nello stesso anno sono stati diagnosticati 5,8 nuovi casi Hiv positivo ogni 100mila residenti. La maggioranza delle nuove infezioni è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono il 78,8% di tutte le segnalazioni.
La prevenzione diventa quindi essenziale. E sottoporsi al test è un'arma in più.
È questo l’obiettivo di “Senza mezzi termini”, la nuova campagna di sensibilizzazione e comunicazione promossa da NPS Italia Onlus, con il contributo educazionale di Gilead Sciences, presentata oggi, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. Un progetto che coinvolge gli amanti della bicicletta e non solo. Una città, Torino e due Regioni, Puglia e Campania, coinvolte nel progetto.

In accordo con ToBike di Torino che offre i servizi di bike sharing, sarà affissa sulla canna o sul manubrio delle due ruote una comunicazione ad hoc che offre informazioni sull’importanza della prevenzione e una mappa delle location cittadine, raggiungibili anche in bicicletta, dove sia possibile effettuare il test. Mentre un aereo, con uno striscione  “Vola a fare il test”, sorvolerà durante il week end le principali spiagge della Puglia e Campania. Un messaggio chiaro, ricorda Nps perché “chi ha a cuore la propria salute non può fare a meno di fare il test e di agire senza compromessi o indugi”.
 
“I numeri dell’Hiv tendono ad aumentare sempre di più – spiega Rosaria Iardino, Presidente Onorario NPS Italia Onlus – nel nostro Paese non si parla di malattie sessualmente trasmissibili, ma non solo per questione di tabù, ma a causa dell’assenza di una reale programmazione di interventi. In un periodo di crisi economica l’obiettivo dovrebbe essere quello di ridurre le spese sanitarie, ma per farlo occorrerebbe investire. Ogni Regione ha un 5% da investire in prevenzione, ma questa somma viene usata per coprire altri buchi della sanità, senza capire che questo basterebbe a generare oltre il 15% di risparmio globale in salute”.
 
Nel 2011, ultimo anno per cui sono disponibili i dati del COA, sono state segnalate 3.461 nuove diagnosi di infezione da HIV, di cui il 75% sono maschi. La proporzione di donne era aumentata all’inizio del 2000, con un trend altalenanti: il rapporto M/F è passato da 3,5 (653 M/187 F) nel 1985, a 2 (945 M/481 F) nel 2001, ed è aumentato nuovamente nel 2011 tornado a 3 (2596 M/865 F).
Nel 2011, sono stati diagnosticati 5,8 nuovi casi di HIV positività ogni 100mila residenti. La maggioranza delle nuove infezioni è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono il 78,8% di tutte le segnalazioni. Dalla metà degli anni ’80 a oggi la distribuzione delle modalità di trasmissione ha subito un notevole cambiamento: la proporzione di consumatori di sostanze per via iniettiva è diminuita dal 76,2% nel 1985 al 4,7% nel 2011, mentre sono aumentati i casi attribuibili a trasmissione sessuale. In particolare, i casi attribuibili a trasmissione eterosessuale sono aumentati dall’1,7% nel 1985 al 45,6% nel 2011 e i casi attribuibili a trasmissione tra Msm (Maschi che fanno Sesso con Maschi) nello stesso periodo sono aumentati dal 6,3% al 33,2%.

Le Regioni più colpite sono nell’ordine: Veneto, Lazio, Liguria, Piemonte e Toscana. In Veneto sono stati rilevati 220 casi, contro i 180 del Lazio. Evidente la persistenza di un gradiente Nord-Sud nella diffusione della malattia nel nostro Paese, come risulta dai tassi di incidenza che sono mediamente più bassi nelle regioni meridionali. Nel 2011 ogni 100mila abitanti, il Lazio ha registrato 8,2 nuovi casi, la Campania 3,3 nuovi casi, la Puglia 3,8 e il Piemonte 6,1. Secondo questi dati, il Lazio ha 454 nuovi casi all’anno, con 230 solo nella città di Roma; la Campania  raggiunge i 190 casi, con Napoli al primo posto. Piemonte ha presentato 270 nuovi casi, mentre nella Puglia sono quasi 250, con vette a Torino e a Bari.
Le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2011 hanno un’età mediana di 38 anni per i maschi e di 34 anni per le femmine. Nel biennio 2010-2011 sono state segnalate 39 nuove diagnosi di infezione da HIV in persone minori di 15 anni di età: 14 (0,4%) nel 2010 e 25 (0,7%) nel 2011. In particolare, le diagnosi in bambini minori di 2 anni di età sono, rispettivamente, 4 nel 2010 (0,7%) e 11 (0,3%) nel 2011. Nel 2011, quasi una persona su tre diagnosticata come HIV positiva è di nazionalità straniera. L’incidenza HIV è distribuita diversamente nel territorio italiano tra gli italiani rispetto agli stranieri. L’incidenza è di 3,9 nuovi casi tra italiani residenti e 21,0 nuovi casi tra stranieri residenti.
Tra 2006 e il 2011 è aumentata la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività. Nel 2011 questa proporzione è del 62,9%. L’incidenza di Aids conclamato e il numero di decessi per anno continuano a diminuire, principalmente per effetto delle terapie antiretrovirali combinate (introdotte nel nostro Paese nel 1996).

Queste le date previste per la campagna di comunicazione:

·         Weekend 7 luglio, fascia Otranto, laghi Alimini
·         Weekend 14 luglio, fascia tra Barletta e Manfredonia
·         Weekend 21 luglio, fascia tra Polignano e Torre Canne
·         Weekend 28 luglio, fascia tra Gallipoli e Porto Cesareo
·         Weekend 6 luglio, fascia della Costiera Amalfitana
·         Weekend 7 luglio, fascia della Costiera Sorrentina

04 luglio 2013
© Riproduzione riservata

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