8 Marzo. Croce rossa: “Potenziare la rete dei centri antiviolenza”
In occasione della Giornata internazionale della Donna l’associazione ha voluto mantenere alta l’attenzione su questo drammatico fenomeno che ha fatto registrare in Italia 127 ‘femminicidi’ nel corso del 2012.
08 MAR - “Ancora una volta siamo costretti dalla realtà di fatto a celebrare la Giornata Internazionale della Donna come occasione per mantenere alta l’attenzione sul dramma della violenza di genere. Una piaga sociale tragica e spesso silenziosa che non accenna a diminuire, come dimostrano i 127 casi di femminicidio registrati in Italia nel 2012”, hanno dichiarato il presidente nazionale della Croce rossa,
Francesco Rocca insieme al direttore generale,
Patrizia Ravaioli alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna.
I vertici della Cri, eletti da tutti i volontari il 27 gennaio scorso, hanno una forte presenza femminile nei ruoli decisionali. “Per portare avanti quella che è una vera e propria battaglia di civiltà è importante continuare a lavorare sulla strada della sensibilizzazione, ma a livello territoriale è indispensabile incrementare le reti sociali di sostegno alle vittime - ha spiegato Rocca - la Croce Rossa Italiana oltre a promuovere iniziative rivolte al cambiamento culturale e alla formazione, soprattutto dei giovani, ha attivato in tutta Italia una rete di strutture antiviolenza dove le vittime di soprusi o di discriminazioni possano denunciare gli abusi o semplicemente trovare ospitalità”.
A Padova è attivo il progetto “Donne al Centro”, che offre la possibilità di usufruire di una casa di seconda accoglienza per le donne vittime di violenza domestica e per i loro figli.
La Croce Rossa in caso di necessità svolge anche un servizio di emergenza ‘prendendo in carico’ una donna vittima di violenza che non possa far rientro nella propria abitazione. Da oltre 2 anni nella sede della Cri di Avezzano è attivo un Centro Antiviolenza, dove specialisti offrono consulenza e soccorso gratuito alle vittime di ogni forma di violenze, come mobbing, stalking e discriminazioni di ogni tipo. Ad Asti è presente il centro di ascolto “L’Orecchio di Venere” che offre assistenza a tutte le persone interessate da fenomeni di violenza”.
“La presenza di questi centri sul territorio ha incoraggiato le donne ad uscire dal silenzio e a denunciare gli abusi subiti, per questo motivo è indispensabile sostenerne le attività e potenziarne la diffusione - ha concluso Rocca - è un dramma di fronte al quale non possiamo far finta di nulla”.
08 marzo 2013
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