Autismo. Associazione genitori: “In Italia buone leggi , il buco nero è la ricerca”
Nel nostro Paese si contano circa 5000 nuovi casi ogni anno. Le famiglie, dice l’Associazione genitori persone con autismo, “spesso sono avvolte da un forte senso di solitudine”. Nel sistema “manca il personale” e “faticano a crescere strutture adeguate ai bisogni”, ma il vero nodo, per l’Angsa, è quello della ricerca: “Anche gli ultimi fondi delegati alle regioni sono rimasti sulla carta. Senza ricerca non c’è futuro per la disabilità e per l’autismo”.
03 DIC - “L’autismo è la disabilità di questo secolo perché in crescita esponenziale in tutto il mondo”. Lo sostiene l’Angsa, l’Associazione italiana dei genitori di persone con autismo, che in occasione della Giornata per le disabilità, lancia il suo appello per un impegno più importante sull’autismo, in particolare sulla ricerca.
Negli Stati Uniti, riferisce l’Angsa, “da anni una ricerca epidemiologica in 11 Stati sui bambini che via via compiono gli otto anni. Nel 2016 ha raggiunto il 18.5 per 1.000 pari a una persona con autismo ogni 54 persone. Studi in Asia, Europa e Nord America hanno identificato persone nello spettro autistico con una media tra l'1% e il 2%. Un recente studio in diversi stati europei condotto da Autisme Europe su 631.619 bambini tra i 7 e i 9 anni ha determinato una prevalenza stimata media di 12,2 per 1000 (uno su 89). Il valore dei vari paesi varia tra i 4,4 e i 19,7 per 1000”.
In Italia “si registrano circa 5000 nuovi casi ogni anno con una media di 14 al giorno. Secondo la ricerca più recente condotta dall’Istituto Superiore di Sanità oggi nel nostro paese un bambino fino a 8 anni su 77 presenta disturbi dello spettro autistico. Dalla prima rilevazione del 2000 ad oggi la crescita è costante e si aggira sul 10%. In Italia le persone coinvolte sono oltre 300 mila”.
Numeri che raccontano un fenomeno in grande crescita rispetto al quale il nostro paese ha prodotto una legislazione che l’Angsa reputa “molto avanzata ma malissimo applicata a livello regionale”. Le famiglie, dice infatti l’Associazione, “spesso sono avvolte da un forte senso di solitudine. Manca il personale, perché malpagato, faticano a crescere strutture adeguate ai bisogni delle persone con autismo in particolare per adolescenti e adulti. In questo senso si stanno facendo passi avanti seppur lentamente. Quello che manca del tutto invece è la ricerca anche gli ultimi fondi delegati alle regioni sono rimasti sulla carta”.
Questo è il grido di allarme e la denuncia delle famiglie: “Manca la ricerca, non ci sono risorse adeguate dedicate a individuare le ragioni dell’autismo a indagare le cause, e le poche esistenti vengono spesso sprecate. Senza ricerca non c’è futuro per la disabilità e per l’autismo in particolare”.
03 dicembre 2024
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