Quotidiano on line
di informazione sanitaria
30 GIUGNO 2024
Cronache
segui quotidianosanita.it

Guerra Israele-Palestina. Ostetriche: “Donne, neonati e bambini i più vulnerabili. Siano rispettati i diritti umani” 


Tra le bombe si cerca di garantire l‘assistenza alla gravidanza e al parto, il supporto postnatale o l'assistenza ai neonati, ma il conflitto mette a rischio i servizi e la vita di donne e neonati. In guerra “anche garantire l’igiene e la dignità durante un ciclo mestruale regolare diventa difficile o impossibile”. L’International Confederation of Midwives chiede di negoziare una “soluzione duratura che rispetti i diritti e la dignità di tutte le persone”.

17 OTT - L’International Confederation of Midwives (Icm) lancia un appello alla pace in Israele e Palestina e a soluzioni che garantiscano assistenza alle donne e ai neonati e il rispetto dei diritti umani.

Nel messaggio, condiviso in Italia anche da Syrio (la Società italiana di Scienze ostetrico-ginecologico-neonatali), la Confederazione internazionale delle ostetriche spiega di essere in contatto con le associazioni di ostetriche palestinese e israeliana, che hanno descritto “l'eroismo, la dedizione e il lavoro delle colleghe ostetriche, che rischiano la propria vita per fornire la migliore assistenza possibile alle donne e ai neonati in un momento di crescente violenza”. Entrambe le associazioni hanno chiesto sostegno, fine alla violenza e ripristino della pace.

L’Icm e le sue associazioni si uniscono a livello globale per chiedere la fine del conflitto armato e della violenza, il ripristino delle infrastrutture essenziali, la protezione e il finanziamento degli operatori sanitari e delle strutture sanitarie. Icm chiede inoltre che venga prestata particolare attenzione alle azioni che tutelano la salute riproduttiva, i diritti umani e l’accesso ai servizi sanitari. “La violenza e la guerra – scrive l’Icm nel suo messaggio - gravano pesantemente sui civili vulnerabili, in particolare sulle donne, sui neonati e sulle famiglie con bambini piccoli. L’erogazione di assistenza per la gravidanza o le complicazioni della gravidanza, il parto, il supporto postnatale o l'assistenza ai neonati continuano mentre si sganciano le bombe e le sirene dei raid aerei suonano. L’assenza di adeguati servizi di salute materna aggrava ulteriormente una situazione già pericolosa, mettendo a repentaglio la vita delle donne e dei neonati”.

Nei conflitti inoltre, prosegue il messaggio, “si diffonde la violenza sessuale, il crimine di guerra più antico, più taciuto e meno condannato. Le situazioni quotidiane, come garantire l’igiene e la dignità durante un ciclo mestruale regolare, diventano difficili o impossibili. Tutto questo in aggiunta allo stress, alle perdite e ai traumi a cui sono sottoposte le comunità”.

L’appello è perché “i leader di tutte le parti si uniscano per negoziare una soluzione duratura che rispetti i diritti e la dignità di tutte le persone colpite da questo conflitto”.

17 ottobre 2023
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Cronache

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy