Ieri pomeriggio ci ha lasciato Ernesto Rodriquez, il presidente della società editrice di Quotidiano Sanità e titolare della Edizioni Health Communication.
Conoscevo Ernesto dal 1982 quando, ambedue giovanissimi, ci trovammo a lavorare insieme all’Istituto per gli Studi e l’Informazione sanitaria (Isis), una delle prime realtà italiane di ricerca e informazione sanitaria, nato quasi in contemporanea con il Ssn e divenuto in poco tempo una voce tra le più autorevoli e seguite dalle neonate Usl.
Ernesto si occupava fin da allora degli aspetti gestionali ed economici dell’Istituto mentre io iniziavo i primi passi nel mondo del giornalismo.
La nostra avventura con l’Isis, divenuto nel tempo Centro collaboratore dell’Oms per la comunicazione sanitaria, durò fino al 1993, quando le nostre strade professionali si divisero per qualche tempo, io alla Farmindustria e lui impegnato in una nuova realtà editoriale.
Poi, nel 1996, accettò la mia proposta di lavorare insieme a un progetto per una nuova società editrice, la Esis, che nel giro di pochi anni diventò un punto di riferimento per l’informazione sanitaria e professionale.
Dopo alterne vicende e diverse iniziative editoriali, nel maggio 2010 decidemmo insieme di dare vita al primo grande quotidiano online interamente dedicato alla sanità: Quotidiano Sanità, di cui Ernesto fu da subito presidente, con me come direttore responsabile fino al gennaio di quest'anno.
Quell’avventura è ancora in corso, con Ernesto alla guida della società editrice QS Edizioni, fino a ieri, quando ci ha lasciato con la riservatezza e la discrezione che lo hanno sempre contraddistinto.
Ieri ho perso un collega ma soprattutto un amico.
Alla moglie Margherita, ai figli Giovanni, autorevole giornalista di QS, e Alessia, anche lei per tanti anni nell’azienda editoriale, le più sentite condoglianze da tutta la redazione e da tutti coloro che in questi quarant'anni hanno lavorato con Ernesto apprezzandone le sue doti professionali e umane.
Ciao Ernesto.