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Gigli (Mpv): “Condanna a morte indegna della tradizione umanistica e dell’eredità cristiana del Vecchio Continente. Chi ha qualcosa da dire, lo dica ora”


29 GIU - “Se domani il piccolo Charlie sarà staccato dal respiratore, verrà eseguita la condanna a morte di un bambino innocente, indegna della tradizione umanistica e dell’eredità cristiana del Vecchio Continente. Chi ha qualcosa da dire lo dica ora. I credenti stasera accendano la luce di una candela e insieme ad essa facciano salire a Dio la loro preghiera per Charlie e per lo strazio dei suoi genitori. Se l'epilogo sarà quello annunciato, domani il Movimento per la Vita Italiano esporrà dalle finestre della sua sede nazionale la bandiera europea e quella britannica listate a lutto”. Lo dichiara in una nota l'on. Gian Luigi Gigli, Presidente del Movimento per la Vita Italiano.

“Nell’era dei diritti civili, un altro limite è stato varcato - sottolinea Gigli -: la CEDU ha sancito che in Europa non solo è stato sdoganato il diritto di chiedere la morte, ma vige anche il dovere di morire quando lo Stato lo decide e se quella vita è considerata inutile. È la vittoria dell’utilitarismo, imbellito nel linguaggio bioetico con la nozione ambigua di best interest: Charlie sarà cancellato dall’esistenza nel nome del suo migliore interesse, parola di tribunale”.
 

29 giugno 2017
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