Cappato (Ass. Coscioni): “Ribadito il diritto all'interruzione delle terapie”
05 SET - Dopo la della sentenza del Consiglio di Stato sul risarcimento danni alla famiglia Englaro,
Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni e consigliere comunale radicale di Milano, ripete quanto aveva detto già quattro anni fa nel gennaio 2010. Ovvero: “Ora coloro che insultarono
Beppino Englaro, così come chi ci chiamò assassini dopo la morte di Welby, dovranno rispondere dei loro insulti”.
Non solo, insiste Cappato “Anche il Presidente della Regione Lombardia
Roberto Formigoni, che utilizzò il suo potere assoluto e illiberale sulla Sanità lombarda per costringere Beppino Englaro ad uscire dalla Lombardia per veder rispettata la legge, dovrebbe essere chiamato a pagare i danni per l’evidente abuso di potere che allora esercitò”.
Con questa sentenza prosegue l’esponente radicale “il Consiglio di Stato non si rivolge soltanto all'ex Presidente Formigoni ma rappresenta un monito per tutte le Regioni ribadendo che il diritto alle cure comprende anche (come da art. 32 Cost.) il diritto a interromperle. Questo tipo di assistenza deve essere garantito in tutta Italia”.
Cappato annuncia poi un’iniziativa per la regolamentazione del testamento biologico “Dall'11 al 13 settembre – fa sapere – ricorderemo a Montecitorio e in cento piazze italiane il deposito della nostra proposta di legge popolare per la regolamentazione del testamento biologico (fondamentale, come ha dimostrato il caso Englaro) e la legalizzazione dell'eutanasia. La proposta giace indiscussa da ormai 365 giorni alla Camera dei Deputati nella totale assenza di dibattito”.
05 settembre 2014
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