Rimondi (Assobiomedica): “Patto Salute consideri pagamenti come criterio per valutare la gestione delle strutture sanitarie”
19 GIU - “Nonostante i tempi di pagamento nei confronti delle imprese di dispositivi medici siano decisamente superiori rispetto a quanto stabilito dalla normativa comunitaria, con una media nazionale di 207 giorni di ritardo, non bisogna dimenticare che sono decisamente diminuiti, conseguendo il livello migliore degli ultimi 20 anni”. Questo il commento del Presidente di Assobiomedica,
Stefano Rimondi, sulla procedura d’infrazione che la Commissione europea ha aperto nei confronti dell’Italia sui ritardati pagamenti da parte della Pubblica amministrazione.
“Questo evidente miglioramento – ha dichiarato Rimondi - non deve però far dimenticare che l'obiettivo è e rimane quello di raggiungere i 60 giorni previsti dalla legge per i debiti sanitari. I tempi di pagamento di alcune regioni sono ancora scandalosi a partire dalla Calabria che continua a detenere la maglia nera con una media di ritardo di 848 giorni”.
“L’interesse e l’attenzione mostrati dal Governo nei mesi scorsi nei confronti delle imprese – ha concluso il Presidente di Assobiomedica - fanno ben sperare in una boccata d’ossigeno, soprattutto per settori, come il nostro, che hanno come principale cliente lo Stato. Ci auguriamo che venga disposta a settembre, come promesso, una nuova importante tranche di pagamenti per saldare definitivamente il debito pregresso, che ad oggi ammonta a 3,6 miliardi di euro. Inoltre, il Patto per la Salute dovrebbe considerare quello dei pagamenti come criterio di valutazione della gestione delle strutture sanitarie, con l’obiettivo di individuare anche i tempi di liquidazione delle fatture tra le inefficienze che danneggiano la Sanità”.
Scoperto Mercato Dispositivi Medici
Aggiornamento Aprile 2014
Regione - Stima Scoperto Dispositivi medici - % Scoperto - Giorni di attesa per pagamento
VALLE D'AOSTA 3.739.000 0,1% 71
PIEMONTE 354.607.000 9,7% 239
LIGURIA 86.114.000 2,3% 127
LOMBARDIA 242.219.000 6,6% 94
TRENTINO A.A. 27.787.000 0,8% 84
VENETO 243.374.000 6,6% 170
FRIULI 40.961.000 1,1% 80
EMILIA ROMAGNA 219.005.000 6,0% 142
TOSCANA 272.923.000 7,4% 201
MARCHE 50.014.000 1,4% 98
UMBRIA 42.673.000 1,2% 142
ABRUZZO 79.110.000 2,2% 135
MOLISE 95.279.000 2,6% 824
LAZIO 442.275.000 12,0% 260
CAMPANIA 478.057.000 13,0% 374
BASILICATA 23.921.000 0,7% 136
PUGLIA 250.161.000 6,8% 213
CALABRIA 382.601.000 10,4% 848
SICILIA 254.594.000 6,9% 248
SARDEGNA 84.052.000 2,3% 164
NAZIONALE 3.673.467.000 100,0% 207
Dati elaborati dal Centro Studi di Assobiomedica – Osservatorio Crediti
19 giugno 2014
© Riproduzione riservata