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PMI Sanità: "Governo smetta di tirare cappio attorno al collo delle aziende. Così muore la sanità pubblica"


24 NOV -

"Il governo la smetta di tirare la corda attorno al collo delle aziende che procurano i materiali utili per gli interventi ed i ricoveri degli italiani chiedendo loro indietro soldi sugli acquisti dei dispositivi usati per salvare le vite dei cittadini anche per le annualità 2019, '20 e '21. Semplicemente quei soldi non gli spettano e le aziende non li hanno". Lo dichiara, in una nota, Gennaro Broya de Lucia, presidente di PMI Sanità, la nuova associazione nazionale delle piccole e medie imprese (circa 6mila aziende con 200mila lavoratori ed un indotto enorme) impegnate a rifornire gli ospedali del materiale necessario alla diagnosi ed alle cure. L'esecutivo, insiste de Lucia: "chiede altri soldi ad aziende che avrebbe già dovuto chiudere i battenti se avessero ceduto alla stessa richiesta già avanzata per gli anni 2015-2018 e che il TAR, a breve, andrà certamente a cancellare". Da qui l'appello lanciato dal leader dell'associazione di categoria: "chiunque sosterrà questa follia chiamata payback dispositivi medici dovrebbe dimettersi. È ora che le forze politiche assumano una posizione chiara sul tema. È ora che le aziende tutte, rimaste in attesa che il problema si risolvesse da solo, scendano in campo con azioni decise se vogliono avere ancora un futuro in questa attività". Ma soprattutto, conclude Broya de Lucia: "è ora che i cittadini capiscano che il governo sta stringendo quel cappio anche attorno al loro collo perché con le PMI Sanità rischia di morire anche la sanità pubblica".

 



24 novembre 2023
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