Palmisano (Assobiotec): “Chiediamo incentivi a ricerca su malattie rare”
29 FEB - “L’attenzione che un Paese dedica alle Malattie Rare è uno degli indicatori del suo livello di civiltà. Ma per fare dei passi avanti è essenziale che in Italia si cominci a sostenere con fatti concreti l’impegno delle imprese nella ricerca”. Ad affermarlo è Riccardo Palmisano, vice presidente di Assobiotec, l’Associazione per lo Sviluppo delle Biotecnologie, in occasione della Giornata mondiale delle Malattie Rare.
“L’Italia – ha aggiunto - ha numerose aziende attive in questo settore: ben 22 di queste hanno ottenuto nel 2010 una Designazione di Farmaco Orfano dalle autorità regolatorie europee e americane, con un aumento del 10% rispetto all’anno scorso. Si tratta di farmaci e terapie che si trovano in fase avanzata di sviluppo clinico e che potranno dare una risposta ad alcune fra le tantissime malattie rare che sono ad oggi ancora prive di una risposta terapeutica, ma solo con un adeguato quadro normativo queste terapie potranno veramente passare dal laboratorio al letto del paziente”.
Per il vice presidente di Assobiotec “oggi un numero crescente di Malattie Rare può essere curato grazie a farmaci biotecnologici, ma moltissimo resta ancora da fare: la vera svolta sarebbe rappresentata dall’approvazione, che chiediamo da anni, di una normativa specifica ed equilibrata che affronti concretamente i problemi delle persone affette da malattie rare, favorisca la diagnosi precoce, incentivi la ricerca e la collaborazione tra Pubblico e Privato e, infine, consenta un accesso rapido ed omogeneo su tutto il territorio nazionale alle cure e ai farmaci innovativi”.
29 febbraio 2012
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