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Green pass. Garante Privacy invia avvertimento formale a Regione Campania: "No a iniziative locali”

L'Autorità boccia l’ordinanza n. 17 del 6 maggio che, per la ripresa in sicurezza delle attività, demanda all'Unità di crisi regionale la definizione delle modalità operative e la distribuzione di una smart card che certifichi la vaccinazione, la guarigione dal Covid o l’esito dei tamponi. Per il Garante le disposizioni che condizionano diritti e libertà sono ammissibili solo da normativa nazionale. IL PROVVEDIMENTO

26 MAG - Il Garante per la protezione dei dati personali ha adottato un provvedimento con il quale ha "avvertito" formalmente la Regione Campania che il sistema di certificazione di avvenuta vaccinazione, guarigione o negatività - promosso dalla Regione come condizione necessaria per la fruizione di innumerevoli servizi come quelli turistici, alberghieri, di wedding, trasporti e spettacoli - viola la normativa sulla privacy. Il sistema è previsto da un'ordinanza n. 17 del 6 maggio 2021 del Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che demanda all'Unità di crisi regionale la definizione delle modalità operative e la distribuzione di smart card su cui saranno registrati i pass Covid regionali.

In base all'istruttoria avviata dal Garante, infatti, è emerso che l'iniziativa è priva di una idonea base giuridica. Secondo il Garante disposizioni di questa natura, che condizionano diritti e libertà personali sono ammissibili solo se previsti da una idonea normativa nazionale e non da un'ordinanza regionale. Tale ordinanza, inoltre, per l’Autorità, travalica le stesse indicazioni del cosiddetto "Decreto riaperture" - che già presentava specifiche criticità già segnalate dall'Autorità al Governo - introducendo l'esibizione del green pass come ulteriore condizione alla mobilità e all'accesso a servizi di base.

L'ordinanza introduce, inoltre, l'utilizzo di smart card come "sistema di rilascio di certificazione di avvenuta vaccinazione" senza specificare la titolarità del trattamento, chi può accedere e usare le informazioni, chi può controllare la validità e l'autenticità delle certificazioni. Il progetto, per il Garante si pone così in violazione di principi base del Regolamento Ue in materia di protezione dei dati personali come quelli di liceità, correttezza, trasparenza, privacy by design e by default.

L’Autorità osserva poi come il sistema adottato dalla Regione, avrebbe richiesto, in ogni caso, che venisse effettuata una preventiva valutazione di impatto volta a implementare misure adeguate a garantire la protezione dei dati, anche particolarmente delicati come quelli sulla salute delle persone.
L'Autorità rimarca che progetti come quello campano introducono sistemi di rilascio e di verifica della vaccinazione difformi da quelli individuati a livello nazionale e, soprattutto, che mettono a rischio la stessa interoperabilità delle certificazioni a livello nazionale ed europeo, in contrasto proprio con la finalità di agevolare la libera circolazione all'interno dell'Unione Europea durante la pandemia di Covid-19.

L'"avvertimento" formale adottato nei confronti della Regione Campania è stato comunicato anche al Presidente del Consiglio dei ministri e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, per le valutazioni di competenza.

26 maggio 2021
© Riproduzione riservata

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