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Tumore del pancreas. Asl Napoli 1 Centro. Intervento di chirurgia “estrema” all’Ospedale del Mare

Asportati grazie all’approccio multidisciplinare ed alle avanzate tecniche utilizzate sei organi a un uomo di 67 anni affetto da tumore del pancreas. Nella Uoc di Chirurgia Generale della struttura della Asl Napoli 1, da luglio sede di Dea di II livello, effettuati nell’ultimo anno con approccio open, laparoscopico e robotico 200 casi di tumori a localizzazione addominale

02 SET - Intervento di alta chirurgia per un tumore del pancreas con asportazione di ben sei organi, eseguito all’Ospedale del Mare della Asl Napoli 1 dall’equipe della Uoc di Chirurgia Generale, diretta da Pietro Maida.
 
Il paziente, un uomo di 67 anni, era affetto da un tumore del corpo del pancreas che aveva invaso anche altri organi circostanti (stomaco, colon, rene, surrene). Inizialmente è stato sottoposto a diversi cicli di chemioterapia, presso la Uoc di Oncologia, diretta da Bruno Daniele. Una volta ottenuta la riduzione della massa, è stato sottoposto ad intervento chirurgico in collaborazione con l’equipe anestesiologica, guidata Pio Zannetti.
 
L’intervento di splenopancreasectomia distale in blocco con flessura colica sx, stomaco, rene e surrene sinistri, durato circa sei ore, ha spiegato Maida, è consistito nell’asportazione appunto del corpo-coda pancreas, della milza, della flessura splenica del colon, dello stomaco per intero, del rene e surrene sinistri, oltre alla asportazione completa dei linfonodi dell’arteria mesenterica superiore e del tripode celiaco. Particolarmente delicata anche la fase ricostruttiva, soprattutto per quanto riguarda il ricongiungimento dell’intestino all’esofago, per consentire una normale alimentazione. Il paziente è stato svegliato subito dopo l’intervento ed assistito per i primi due giorni in Terapia Intensiva, ma grazie all’approccio multidisciplinare ed alle avanzate tecniche utilizzate è stato in grado fin dalla sera stessa di bere piccole quantità di liquidi e dal giorno successivo di alimentarsi con cibi morbidi. La dimissione è avvenuta in tredicesima giornata senza particolari problemi.
 
“Nel corso dell’ultimo anno, il secondo alla guida della Chirurgia generale dell’Ospedale del Mare – ha aggiunto Maida – la nostra attenzione è stata rivolta prevalentemente alla cura delle patologie tumorali addominali (esofago, stomaco, colon-retto, fegato, pancreas), trattate con tutte le tecniche e le tecnologie di cui disponiamo, con approccio open, laparoscopico e robotico, arrivando a sfiorare complessivamente la soglia dei 200 casi di tumori a localizzazione addominale sottoposti ad intervento chirurgico”.
 
Nell’ambito della rete oncologica campana, l’Ospedale del Mare è la sede del Centro Oncologico di Riferimento Polispecialistico della Asl Napoli 1 Centro e ha già attivato quattro Gruppi Oncologici Multidisciplinari per patologie addominali (colon-retto, stomaco, fegato e pancreas).
Dal mese di luglio ’Ospedale è diventato sede di DEA di II livello. Sotto la guida di Mariella Corvino, Direttore sanitario e Direttore del Dipartimento Ospedaliero, con la consulenza di Giuseppe Noschese, è stata avviata l’attività del Trauma Center, che completa il panorama dell’offerta assistenziale in emergenza-urgenza, fortemente voluto dal Presidente De Luca.
L’attività della Uoc di Chirurgia Generale, d’Urgenza e del Trauma, che vede la presenza di 25 chirurghi, abbraccia anche altri settori della chirurgia.
 
E l’ospedale è stato sede della II edizione della Scuola di Riferimento nazionale della Società Italiana di chirurgia (Sic) dedicata alla “Chirurgia della parete addominale”, diretta da Maida.
Durante lo scorso anno 40 chirurghi professionisti provenienti da tutta Italia hanno approfondito e imparato le più svariate ed aggiornate tecniche chirurgiche di riparazione dei difetti della parete addominale (ernie e laparoceli). Il corpo docente annovera i più prestigiosi specialisti italiani del settore; in particolare, tra i chirurghi della Asl Napoli 1, oltre a Pietro Maida che si occupa prevalentemente di grossi laparoceli, figura Angelo Sorge, Direttore della Uosd Day Surgery dell’Ospedale S. Giovanni Bosco, che ha messo a punto una tecnica di trattamento dell’ernia inguinale, che consente ai pazienti di tornare a casa il giorno stesso dell’intervento, senza rischi di recidiva e dolore cronico.
 
“La Scuola è un’occasione di confronto e crescita per tutti, discenti e docenti – afferma Maida – la sua organizzazione mette alla prova tutta la nostra equipe, che oltre a svolgere la normale attività assistenziale, si adopera per assicurare il regolare svolgimento delle lezioni”.

02 settembre 2020
© Riproduzione riservata

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