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Campania. Fumata nera per nuovo Commissario al posto di De Luca. Manca il via libera del Mef. Ma Grillo insiste: “Legge va applicata”

La notizia trapela dal Cdm in corso a Reggio Calabria. La nomina del commissario governativo, un tecnico (il nome in pole è quello di Desideri) fortemente voluta da Grillo, non avrebbe infatti trovato sponda nel Mef dove l’atto risulta al momento bloccato. Ma il Ministro della Salute non molla: “Legge su incompatiblità non è facoltativa, va applicata”.

18 APR - Per il momento nulla di fatto sulla nomina annunciata dal ministro della Salute Giulia Grillo del commissario governativo per la sanità in Campania che dovrebbe sostituire il presidente della Regione Vincenzo De Luca.
 
A quanto si apprende da fonti del Governo, riunito in queste ore a Reggio Calabria per il decreto che commissarierà la sanità calabrese, trapela che la nomina del sostituto di De Luca, in pole l’ex Dg della Asl di Arezzo Enrico Desideri, non ha ancora avuto il via libera dal Mef.
 
Nessuna motivazione ufficiale ma ricordiamo che la Lega è sempre stata contraria e nei giorni scorsi è stato proprio il vice ministro all’Economia, il leghista Massimo Garavaglia, a sostenere che in Campania la situazione sanitaria sta migliorando e che un nuovo Commissario adesso non avrebbe molto senso vista una possibile vicina uscita dal Commissariamento stesso.
 
“C’è una legge che prevede l’incompatibilità di presidente di Regione e commissario alla sanità”, ha detto il Ministro della Salute, Giulia Grillo nella conferenza stampa post Cdm rispondendo ad una nostra domanda.
 
“Una legge - ha specificato - che si deve applicare, non è facoltativo. E per fortuna se una Regione rimane in commissariamento non è soggettivo, non è il Ministro o il viceministro a decidere, ma i dati dei Tavoli di monitoraggio. I tavoli si sono riuniti la scorsa settimana e hanno certificato che la Regione Campania rimane commissariata e questo al di là dei capricci di qualche carica istituzionale. La realtà è questa. Adesso mi si viene detto a Luglio, Settembre, Ottobre si vedrà, ebbene sì, si vedrà, ma bisogna applicare la legge”.
 
“Io come Ministro della Salute – ha concluso - faccio il mio dovere e quindi mando al Mef la mia proposta al Mef che dovrà dirmi se l’accetta o meno. Ognuno fa il suo lavoro, io orgogliosamente faccio il mio se c’è qualcuno che blocca l’applicazione della Legge questa cosa diventa problematica”.

 

18 aprile 2019
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