Caserta. Muore a 35 anni per infarto. Scoppia la polemica sulle ambulanze senza medico
L’uomo è stato soccorso da 3 ambulanze: gli operatori della prima, tra i quali non c’era alcun medico, hanno iniziato le manovre rianimatorie. Nel frattempo arriva una seconda ambulanza, stavolta medicalizzata, e poco dopo anche l’ambulanza ‘rianimativa’. Ma a quel punto il paziente era già morto. Gianpiero Zinzi (Gruppo misto) interroga De Luca: “Non intendiamo alimentare il dibattito che si è aperto sulle possibilità di sopravvivenza del paziente, ma va posto l’accento su un servizio che va potenziato”.
15 FEB - Scoppiano anche in Campania le polemiche sulle ambulanze senza medico a bordo. A far scattare la scintilla il decesso, martedì scorso, di un uomo di 35 anni stroncato da un infarto e soccorso da un’ambulanza senza medico. In realtà a soccorrere l’uomo sono successivamente arrivate altre due ambulanze, una con il medico e l’altra attrezzata con i dispositivi per le manovre di rianimazione, ma a quel punto non c’era altro da fare che constatare il decesso.
Ecco come sono andate le cose, secondo la ricostruzione effettuata dal
Mattino. Alle 9.30 circa la compagna del paziente chiama la centrale operativa di Caserta. L’ambulanza cittadina demedicalizzata interviene e gli operatori iniziano le manovre rianimatorie. Intanto giunge sul posto un’altra ambulanza con medico a bordo, proveniente da Maddaloni, e subito dopo una terza ambulanza “rianimativa”. Ma ormai l'uomo è morto.
Il caso ha sollevato, dunque, polemiche in merito alla gestione del servizio 118. Da quanto appreso, infatti, le due postazioni assegnate a Caserta dovevano essere entrambe medicalizzate. “Su una – spiega i
l Mattino - era previsto un medico della Misericordia di Caivano che, però, essendo appunto volontario, non era tenuto a presentarsi, così come è poi accaduto. Sulla seconda, era di turno un medico che nei giorni scorsi aveva presentato richiesta un permesso sindacale, accordato dal responsabile del servizio di emergenza. Dunque, alla fine il turno del capoluogo era scoperto: nessun medico a bordo”.
Polemiche anche sui ritardi dell’ambulanza “rianimativa”, che pur destinata ai codici rossi, era già impegnata in un codice giallo.
Ed ora tutti si chiedono se il destino di quell’uomo sarebbe potuto essere diverso.
Il consigliere regionale Gianpiero Zinzi ha presentato un’interrogazione indirizzata al Presidente della Giunta regionale,
Vincenzo De Luca, avente ad oggetto “Gravissimi indizi di inefficienza del 118 di Caserta”. “Non intendiamo alimentare il dibattito che si è aperto sulle possibilità di sopravvivenza del paziente – precisa Zinzi in una nota -, ma va posto l’accento sulla gestione di un servizio che, proprio perché fornisce assistenza emergenziale, va potenziato e non penalizzato. Sarebbe grave e preoccupante per tutti i casertani la conferma del cattivo funzionamento del servizio 118, pertanto è giusto che – partendo da questo caso - si faccia la dovuta chiarezza”.
Nel testo il consigliere Zinzi interroga il Presidente della Giunta regionale “per sapere quali provvedimenti egli abbia in animo di prendere nei confronti del responsabile del Servizio, se confermati errori nella pianificazione dei turni del servizio di autoambulanza”.
15 febbraio 2019
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