Continuità assistenziale, lo Smi contro il ridimensionamento
Per il segretario regionale del sindacato, Luigi De Lucia, non convince la proposta dei cosiddetti micro team né la scelta di “scaricare compiti impropri (magari allargando l’uso dei codici bianchi) sul 118 e sui Pronto Soccorso”. Lo Smi annuncia battaglia contro la volontà della V Commissione di far passare la proposta: “La CA deve essere garantita. Lo prevedono i Lea”.
08 FEB - “Siamo nettamente contrari alla proposta di ridimensionare il servizi di continuità assistenziale (ex guardia medica) in Campania. Questa decisione lede il diritto all’assistenza medica garantito a tutti i cittadini italiani”. Lo dichiara, in una nota,
Luigi De Lucia, Segretario Regionale della Campania dello SMI (Sindacato Medici Italiani).
“Non ci convincono i cosiddetti micro team, sponsorizzati dalla Fimmg – prosegue De Lucia - né la scelta di scaricare compiti impropri (magari allargando l’uso dei codici bianchi) sul 118 e sui Pronto Soccorso, questa decisione intaserebbe ulteriormente i nostri ospedali. Siamo contrari alla continuazione di una trattativa, che sancisce lo smantellamento della continuità assistenziale h. 24. Così come, siamo in tetto disaccordo con le posizioni della Fimmg che sostiene questa manovra odiosa contro i lavoratori e contro i cittadini”.
Per il sindacalista “va ribadito che il servizio di guardia medica è finalizzato ad effettuare interventi di natura indifferibile, quindi per quei casi che non possono attendere l’assistenza dei medici di famiglia il mattino a partire dalle 8,00. Per queste ragioni, unitamente al fatto che vanno garantiti i Lea in modo uniforme in tutto il Paese”.
Lo Smi annuncia l’intenzione di mobilitare medici e lavoratori della sanità “contro la volontà della V Commissione della Regione Campania di volere far passare questa odiosa proposta. Valuteremo tutte le azioni , anche eventuali ricorsi legali (un ricorso al Consiglio di Stato il nostro sindacato lo presentò sulla stessa questione alcuni anni fa) per mantenere in piedi i servizi di Continuità assistenziale senza chiudere il servizio notturno ai cittadini”.
“Vorremmo, invece, chiedere alla Regione Campania – conclude De Lucia - quanti siano gli accessi effettuati ai servizi offerti la notte e nei festivi dalla ex guardia medica di Napoli e nella nostra regione per far emergere la grande utilità sociale di questo servizio”.
08 febbraio 2019
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