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Campania: accorpamento ‘Rummo’ e Sant’Agata de’ Goti darà vantaggi ai cittadini

La Regione e l’azienda ospedaliera assicurano che non vi sarà alcuna perdita né di posti letto del Rummo né di specialità all’ospedale S. Alfonso di Sant’Agata de’ Goti”. Intanto sono stati assunti 89 operatori tra medici, infermieri e amministrativi e a breve arriveranno i concorsi per altri 59

30 MAG - Maggiore efficienza del Pronto soccorso, nessuna riduzione di posti letto né di specialità. 

Per la Direzione Salute della Regione Campania e l'Azienda ospedaliera l'accorpamento degli ospedali "Rummo" e "Sant'Agata De' Goti non avrà nessuna ripercussione negativa sui cittadini né sugli operatori sanitari. Anzi, potrebbe produrre dei benefici. 

In una nota, hanno spiegato che a oggi il ministero della Salute non ha mosso alcun rilievo al decreto con cui si accorpano le strutture: “in tal modo, validandolo”, si legge. 

Nell’attesa dell’approvazione definitiva dell’atto aziendale, inoltre, “è stato mantenuto in funzione il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero S. Alfonso Maria de' Liguori di Sant’Agata de’ Goti” che dalla “unificazione con il Rummo” ne risulterà potenziato: “far parte di un’unica Azienda, infatti, consente al Pronto Soccorso del Sant’Alfonso di mettere a disposizione dei pazienti che vi accedono le specialità presenti nel DEA di II livello del Rummo senza dover ricorrere al circuito regionale (o in alcuni casi extra-regionale) del 118 a cui verrebbero demandati i trasferimenti secondari”.

Ancora, spiega la Regione, “in quest’ottica di unificazione, inoltre, non vi è alcuna perdita né di posti letto del Rummo né di specialità del Sant’Alfonso”.

Intanto si sta lavorando all’adeguamento del personale: “si è scelto di ragionare per necessità e priorità privilegiando (in una prima fase) gli operatori rispetto ai primari e ciò grazie anche al supporto di tutti i facenti funzione che, con spirito di responsabilità e dedizione (sebbene in attesa di concorso non dal 2016 ma da molti anni) hanno continuato a prestare la propria attività per il bene comune”, spiega la nota.

“Ad oggi, oltre ad aver bandito i concorsi per le UOC di Chirurgia Onco-addominale e Chirurgia Generale e Oncologica e ad aver concluso quella per le UOC di Medicina d’Urgenza-PS, sono stati assunti 89 operatori”, vale a dire: “30 infermieri; 14 anestesisti; 11 medici dell’urgenza; 8 chirurghi tra cui neurochirurghi; 6 internisti tra cui oncologi e cardiologi; 5 medici di organizzazione e dei servizi tra cui igienisti, radiologi e radioterapisti; 4 pediatri; 3 ginecologi; 3 dirigenti amministrativi; 2 neonatologi, 1 dirigente fisico; 1 tecnico di camera iperbarica”.

“Inoltre, sono state attivate e sono in via di completamento procedure concorsuali per altre 59 unità di personale che, nei tempi minimi di legge, consentiranno l’acquisizione di nuove risorse”, conclude la nota. 

30 maggio 2018
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