Lonardo (FI): “Si mantenga Dea di II livello sia a Benevento sia ad Avellino
Il Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera, ha diviso la regione in Macro-Aree con bacini di utenza minimi di 600 mila abitanti. Nella “Macro-Area delle province di Avellino e Benevento” è prevista la permanenza di un solo Dea di II livello. Lonardo: “È un accorpamento che non tiene conto della situazione morfologica, geografica e idreogeologica del nostro territorio”
13 APR - Nella macroarea Benevento-Avellino, entrambe le città restino dotate di Dea di II livello.
È questa la richiesta che la senatrice di Forza Italia
Alessandrina Lonardo ha presentato al ministro della Salute in
un’interrogazione parlamentare in cui chiede una deroga rispetto a quanto stabilito dal Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera.
Il Piano, recentemente approvato anche dal Ministero dell'Economia e delle finanze, traccia le linee guida ed individua le macroaree per la Campania, assegnando ad ognuna il servizio sanitario per un minimo di 600.000 abitanti. In tale ambito viene individuata la “Macro-Area delle province di Avellino e Benevento”.
“Tale accorpamento è solo in termini numerici – ha affermato Lonardo – e non tiene conto di quella che è la situazione morfologica, geografica e idreogeologica del nostro territorio collinare e montuoso, dell’assetto viario disastroso e della distanza chilometrica elevata che separa i Comuni della provincia con Benevento e ancor più con Avellino”.
“Benevento – ha aggiunto – risulta essere così l’unica città capoluogo della Regione Campania penalizzata: allo stato, ha un ospedale DEA di II livello ma, visto che la partita si gioca sul versante qualitativo e sugli esiti, ne consegue che, nei prossimi anni, dovendosi necessariamente prevedere un solo DEA di II livello, se la nuova azienda S.Pio/Rummo, da tempo oggetto di programmi di disinvestimento pubblico e mortificazione delle professionalità esistenti, non sarà in grado di garantire i dovuti standard, dovrà essere inevitabilmente declassata a DEA di I livello ed assorbita dall’ospedale Moscati di Avellino”.
“Ecco perché – ha concluso – ho ritenuto importante e doveroso chiedere al Ministro, andando in deroga a quanto previsto dal DM 70/15, che all’interno della macroarea Benevento-Avellino entrambe le città restino dotate di Dea di II livello, per difendere il diritto fondamentale alla salute di tutti i cittadini, oltre che in osservanza dei principi generali del diritto dell’Unione Europea, che prevedono l’osservanza da parte dell’Amministrazione pubblica nazionale degli obblighi di coesione economico-sociale e di sussidiarietà”.
13 aprile 2018
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