Vaccini obbligatori. Omceo Napoli: “I dubbi dei genitori vanno risolti”. Al via campagne informative e uno sportello aperto a scuole e famiglie
Informare i cittadini e formare i medici per fare della profilassi, resa obbligatoria per legge, un percorso condiviso e una scelta consapevole in base alle evidenze scientifiche e ai benefici per la Salute pubblica. È l’obiettivo delle iniziative messe in campo dall’Ordine dei Medici di Napoli, che all’accordo stretto con le tre Asl provinciali di Napoli per le campagne di sensibilizzazione aggiunge iniziative proprie.
15 GIU - L’Ordine dei medici di Napoli torna in campo per promuovere formazione e informazione sui vaccini e fa scuola a livello nazionale con un’iniziativa che punta al rapporto diretto con i cittadini ma anche a chiarire gli aspetti pratici delle nuove leggi sulla profilassi vaccinale. “In un momento storico particolarmente critico per quel che riguarda le coperture vaccinali – spiega il leader dei medici partenopei
Silvestro Scotti – abbiamo deciso di passare dalla teoria alla pratica. In questo senso l’Ordine che ho l’onore di presiedere si farà carico di un compito che ritengo sia fondamentale: creare un confronto diretto con la gente. Per fare questo ci avvarremo dell’esperienza di quei medici che sul territorio sono chiamati a portare avanti i piani vaccinali”.
I
n particolare i medici sono quelli delle tre Asl partenopee (Napoli 1 centro, Napoli 3 sud e Napoli 2 Nord) che hanno da tempo stretto un’alleanza per promuovere campagne di sensibilizzazione sui vaccini ben prima delle legge nazionale sulla obbligatorietà. Obiettivo definire un percorso condiviso e una scelta consapevole in base alle evidenze scientifiche e ai benefici per la Salute pubblica.
La novità è uno sportello virtuale inaugurato dell’ente di autogoverno dei camici bianchi partenopei, un servizio di informazione per i cittadini che utilizzerà il sito web dell’Ordine (con domande e risposte predefinite) e i centri vaccinali dei distretti. “L’obiettivo – dice il presidente Silvestro Scotti - è consolidare il rapporto con scuole e famiglie facendo leva sul mondo delle associazioni e del volontariato per rispondere ai tanti dubbi, scetticismi e diffidenze alimentati dalla paura”.
Non solo. Scotti annuncia che “almeno una volta a settimana” l'Omceo “aprirà le porte anche per un accesso diretto dei rappresentanti del mondo della scuola e delle famiglie per spiegare, informare, fugare paure e dubbi. Intendo chiarire dubbi e sciogliere nodi e diffidenze che si sviluppano soprattutto sul web, figlie di approssimazione, pareri non qualificati e senza evidenze scientifiche che fanno leva sulla paura dei genitori sempre presenti quando si agisce con attività mediche su soggetti sani tanto più se bambini”.
Alla conferenza stampa convocata dall'Omceo di Napoli per illustrare le iniziative erano presenti, tra gli altri,
Maria Triassi, responsabile del dipartimento di Salute pubblica dell’Università Federico II (che coordinerà le azioni) e
Benedetta Sciannimanica (portavoce dell’associazione Mamme di Chiaia), oltre al consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, secondo il quale quella dell'Ordine di Napoli è “una risposta Sanità basata sulla ricerca su Google utilizzando le evidenze scientifiche al posto delle suggestioni”.
“Sono convinto – ha aggiunto Scotti con una provocazione – che così come nessuna mamma consentirebbe al proprio figlio di frequentare la scuola se ci sono i pidocchi, non mettendo in dubbio la bontà ed efficacia dei prodotti per eliminare questi parassiti ben visibili, allo stesso modo se correttamente informate, si comporterebbero nei confronti di virus e batteri senza mettere in dubbio efficacia e sicurezza dei vaccini. L’obiettivo dell’Ordine di Napoli è ancor più importante alla luce delle nuove leggi che stanno alimentando un acceso dibattito, ma anche creando ‘tante polemiche inutili’”. Scotti ricorda infatti che l’obbligatorietà della vaccinazioni ha la sua efficacia massima per i nati di quest’anno, vale a dire bambini che non saranno al nido prima di due anni.
“Se qualcuno paventa code estenuanti e caos – prosegue Scotti - evidentemente non ha compreso a pieno la volontà del Governo”. L’iniziativa, ha detto, “risponde alle richieste che arrivano dal territorio, ultima in ordine di temo quella lanciata dal consigliere regionale Francesco Borrelli. Si tratta però di un percorso che non nasce dall’oggi al domani ma anni fa, quando il tema dei vaccini non era ancora tra le priorità nazionali”.
L’Ordine dei Medici di Napoli già nel 2015 ha lanciato la prima campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, con lo slogan “La vaccinazione, un patto tra le generazioni”. All’iniziativa ha fatto seguito un lungo lavoro “diplomatico” che si è concluso con la firma di tre protocolli di intesa (sui temi vaccinazioni e screening) tra Asl e Medici napoletani. “Abbiamo intrapreso questo cammino – conclude Scotti – senza badare alle critiche iniziali e lavorando a testa bassa. Consapevoli che il tempo ci avrebbe dato ragione e interessati solo alla salute dei cittadini. Siamo felici di constatare che oggi in molti si sono allineati, si sono messi in “scia”. Ora l’unica cosa che conta è lavorare uniti per salvaguardare la salute pubblica”.
In campo anche la Fimmg Napoli
In ogni studio un poster, nella foto il proprio medico di famiglia mentre si fa somministrare il vaccino, e uno slogan con l’invito a seguire il suo esempio è intento l’iniziativa messa in campo dalla Fimmg Napoli in vista della prossima stagione vaccinale. “Un tema particolarmente sentito – dicono i leader della Fimmg Napoli
Luigi Sparano e
Corrado Calamaro – soprattutto adesso che è stata introdotta l’obbligatorietà per altri 8 vaccini. Nonostante se ne parli molto, tantissime persone non sono correttamente informate, ecco perché abbiamo deciso di mettere a disposizione dei nostri assistiti tutta la nostra esperienza, così che possano recepire tutte le principali informazioni”. Tra queste anche quelle relative alle nuove regole previste dal ministero.
Ettore Mautone
15 giugno 2017
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