Attenti, senza Guardia Medica cittadini a rischio
06 GEN -
Gentile Direttore,
in questi giorni si evidenzia in tutti i suoi aspetti nei dieci distretti della Asl Napoli 1 centro il fondamentale e insostituibile ruolo del servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) per la cittadinanza Napoletana. I dati che provengono dai servizi di continuità assistenziale della Asl Napoli 1 centro rappresentano oltre 90 interventi a turno in tutti i distretti della Asl e presso la continuità assistenziale del bambino presidio SS. Annunziata (che effettua oltre 25000 accessi all'anno).
Moltissime le visite domiciliari effettuate nel pieno della notte anche su richiesta della centrale operativa del 118 di Napoli che dispone sul territorio della città di Napoli di un decina di ambulanze notturne. Anche il Presidente dell'ordine dei Medici di Napoli
Silvestro Scotti (medico di continuità assistenziale e medicina generale) in questi giorni ha lanciato a mezzo stampa l'appello alla cittadinanza di rivolgersi alla guardia medica per decongestionare i pronto soccorso riconoscendone il ruolo fondamentale per l'assistenza ai cittadini.
Proprio oggi sul quotidiano di Napoli
il Mattino appare la dichiarazione del Presidente
Francesco Emilio Borrelli componente commissione sanità in Consiglio regionale: «Con l’emergenza influenza, gli ospedali napoletani sono pieni e nel presidio San Paolo un degente anziano è stato allocato nel deposito della biancheria del reparto di medicina d’urgenza», denuncia il consigliere regionale.
Tanto accade denuncia il Sindacato dei Medici Italiani nonostante la attuale presenza della guardia medica sul territorio che effettua decine e decine di visite. Lo SMI presenterà nei prossimi giorni al direttore generale della Asl Napoli 1 centro, i dati raccolti dai medici negli ultimi sei mesi relativi agli accessi presso le guardie mediche della stessa Asl, invitando l'azienda ad effettuare un report ufficiale dei dati relativi al 2016 al fine di trasmetterlo alla Sisac a Roma per un aggiornamento necessario rispetto a quelli esistenti visto l'incremento degli accessi che si registra in modo costante ed esponenziale.
Ovviamente è soprattutto nel periodo influenzale che si apprezza da parte di tutti il lavoro silenzioso, rischioso ed usurante dei colleghi di continuità assistenziale che rappresentano un servizio pubblico sempre aperto a tutti ogni giorno dell'anno e pronti a rispondere ad ogni tipo di richiesta o necessità durante tutta la notte.
E' impensabile lasciare la città di Napoli senza questi presidi a tutela del diritto alla salute della cittadinanza. E' improponibile sperimentare nuove forme di aggregazione funzionale territoriale senza la guardia medica come sta attuando la Regione Campania. Ai cittadini poco interessano le sigle Aft, Uccp, nomine di coordinatori, sindacati, sperimentazioni, ecc, ecc.
La cittadinanza Napoletana quotidianamente ci chiede di restare aperti ed apprezza il nostro compito che di notte anche in condizioni metereologiche avverse raggiunge il paziente, molto spesso anziani e bambini, per visitarlo e che tutta la notte offre un servizio ambulatoriale oltre che telefonico per dare i consigli richiesti.
Dunque è evidente che occorre ripensare al modello H 16 su tutto il territorio Nazionale prima che sia troppo tardi.
Ernesto Esposito
Referente Smi Asl Napoli 1 centro
Consigliere Nazionale Smi
06 gennaio 2017
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