Crolla ballatoio della Vela Celeste di Scampia: 2 morti e 13 feriti
Sono un uomo di 29 anni e una donna di 35 le vittime del crollo avvenuto la scorsa notte nel quartiere di Napoli. Dei 13 feriti, 7 sono bambini tra i 2 e tra i due e i dieci anni con fratture multiple, contusioni e diverse lesioni d’organo. Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.
23 LUG - Tragedia nel quartiere Scampia di Napoli, dove ieri sera il crollo del ballatoio del palazzo chiamato Vela Celesta ha provocato la morte di due persone, di 29 e 35 anni, e il ferimento di altre 13, tra cui 7 bambini, due gravi ricoverati al Santobono.
Il bollettino dell’ospedale, diramato stampani, riferisce che i 7 pazienti pediatrici, giunti in Pronto Soccorso tra le ore 01:23 alle 03:30, hanno tra i due e i dieci anni, fratture multiple, contusioni e diverse lesioni d’organo.
Due delle sette piccole pazienti, A. P. E B. M., rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.
Nello specifico, B. M., sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata.
L’altra, A. P., ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata.
Altre tre piccole pazienti: B. M., B. S. e A. A., rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico.
Le ultime due, A. G. E A. A., rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.
Le vele di Scampia sono un complesso residenziale costruito nell'omonimo quartiere di Napoli tra il 1962 e il 1975. Prendono il nome dalla loro forma triangolare, che ricorda quella di una vela. Il complesso era originariamente composto da 7 edifici, demolite in gran parte nel corso degli anni, con l’idea di riqualificare l’area, che versava in condizioni di degrado. Anche la sicurezza delle Vele appariva compromessa.
Il cordoglio del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. "Siamo profondamente addolorati per la tragedia di questa notte nella Vele Celeste di Scampia. Ho seguito personalmente le operazioni di soccorso ed insieme al Prefetto mi sono recato nella notte sul luogo del crollo per verificare la situazione e per mostrare vicinanza alla popolazione. I nostri servizi sociali stanno fornendo assistenza ai residenti e i tecnici stanno completando i rilievi di sicurezza. Ora è il momento del dolore per chi è rimasto vittima e della speranza per chi è rimasto ferito a cominciare dai bambini, ma proprio per loro voglio anche subito ribadire che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma e l'impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima", conclude il sindaco.
Anche il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha espresso “profondo cordoglio per le famiglie che hanno perso i loro cari ed è grande l'ansia per i feriti della tragedia di Scampia. Le nostre strutture sanitarie, sin dal momento del crollo sono impegnate a fare il massimo possibile per i feriti, per i bambini arrivati al Santobono, per gli sfollati. Continuiamo da stanotte ad essere costantemente informati e a mettere in campo tutto quanto è necessario. Con dolore, angoscia e speranza in questi momenti siamo vicini alla famiglie coinvolte, e in particolare ai sette bambini rimasti feriti, alcuni gravemente”.
23 luglio 2024
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