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Anaao: “L’attività di Scura si connota sempre più per inadeguatezza ed incoerenza”

"La misura è colma". Questa la presa di pozione della segreteria regionale Anaao Assomed Calabria a seguito della vicenda riguardante la delibera 648/16 dell’Asp CZ sulla classificazione della struttura rischio clinico. "In ballo vi è intanto la maggior spesa per il personale, legata alla maggiore caratura dell’incarico, e conseguente più oneroso trattamento accessorio spettante al dirigente responsabile".

13 OTT - "Il commissario Scura ama il rischio, specie se clinico? Sarebbe un divertente gioco di parole, se non ci fosse da piangere, come (quasi) sempre per le cose di Calabria. La lettura della delibera 648/16 dell’ASP CZ, recante 'Ulteriore modifica dell'atto aziendale di diritto privato', e degli annessi allegati, lascia esterrefatto anche il più benevolo degli osservatori. Vi si legge di un D.G., costretto a dare ottemperanza ad un diktat del Commissario Scura, sotto forma di 'reiterata censura' ad un mancato adempimento nel precedente Atto Aziendale. Quale il peccato? La classificazione della Struttura rischio clinico. Perbacco, un vero e proprio vulnus alle magnifiche sorti e progressive della Sanità in provincia di Catanzaro". Così in una nota la segreteria regionale Anaao Assomed Calabria contesta l'operato del commissario per la sanità Massimo Scura
 
"Nella versione censurata, la suddetta Struttura, peraltro ad oggi mai attivata,e quindi di nuova istituzione, veniva classificata come Struttura Semplice, aggregata alla S. Complessa gestione totale della qualità. Apriti cielo: tutto sbagliato, tutto da rifare. La struttura in parola, Scura dixit, va promossa al rango di struttura autonoma dipartimentale in staff alla Direzione Generale - spiega l'Anaao -. Solo una questione di gradi ed etichette, si potrebbe obiettare. Mica tanto. In ballo vi è intanto la maggior spesa per il personale, legata alla maggiore caratura dell’incarico, e conseguente più oneroso trattamento accessorio spettante al dirigente responsabile".
 
"Ma come? Si parla dello stesso Scura, fustigatore indefesso degli sprechi, censore strenuo di medici e sindacalisti, intenti, a suo dire, a pensare più alla tutela di poltrone, primariati, e privilegi, che alla salute dei pazienti? Contrordine, compagni, il rischio clinico val bene un autadafè. E quando, tra incessanti interviste giornalistiche e comparsate televisive, che lo impegnano tanto da impedirgli anche solo di interloquire con le OO.SS. (salvo denigrarle in pubblico e privato), si accorge, dopo un mese dall’approvazione, che l’Atto Aziendale non contiene l’agognata e prediletta “promozione” del rischio clinico, il nostro che fa? Intima di adempiere, dettando una scarna nota al DG, che definisce addirittura Commissario, dimostrando di sconoscere gli attuali elementari assetti istituzionali delle Aziende Sanitarie Calabresi. Ma, quel più conta, non si è peritato di uno straccio di risposta alle argomentazioni con cui, inutilmente, il DG tentava di dissuaderlo, prima di capitolare con un garibaldino 'obbedisco', degno di miglior causa. Le motivazioni di tale riluttanza, sono, testualmente, così riassumibili:
1. L’autonomo posizionamento della struttura configura attività '…priva di coerenza e significato'
2. Essa 'appare in contrasto con le previsioni di legge', smentendo le Linee Guida Regionali sugli Atti Aziendali, decretate dallo stesso Scura e mai revocate/modificate, e concretizza 'una violazione delle indicazioni del Dipartimento Regionale Tutela della Salute in tema di contenimento del numero di SS Dipartimentali', prefigurando, quindi, un possibile danno erariale!".
 
"La misura è colma! La pazienza di cittadini ed operatori sanitari calabrese ha un limite. L’attività di Scura si connota sempre più per inadeguatezza ed incoerenza. In proposito si pensi al balletto di decreti sulla consulenza ad Agenas, in odore di conflitto di interessi, prima onerosa, poi con sconto, ed infine gratuita, dopo le vibrate proteste dell’Anaao, e varie ordinanze di Tar e Consiglio di Stato, in un groviglio di contenziosi che lo vedono contrapposto al Governo regionale,con cui dovrebbe dialogare e collaborare,non sfidarsi nelle Aule dei Tribunali. Nell’auspicare che si ponga fine a questa fallimentare esperienza - conclude l'Anaao - informeremo della vicenda AAGG ed Anac, invitandole all’acquisizione della documentazione in atti, ai fini di accertare, per competenza, eventuali illiceità, anche di rilevanza penale, e violazioni dei princìpi di imparzialità, correttezza, e buon andamento della Pubblica Amministrazione".

13 ottobre 2016
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