Catanzaro. Muore detenuto per infezione da Clostridium. L’Asp: “Nessun allarme epidemia nella struttura”
Il Direttore generale dell'Asp, Giuseppe Perri, definisce “eccessivo” l’allarme lanciato dall'associazione Yairaiha Onlus. “Non si è verificata tra gli attuali ospiti" della Casa Circondariale Ugo Caridi "alcuna condizione clinica che faccia pensare ad una diffusione dell'infezione. Attivate comunque tutte le misure preventive”.
08 MAR - "L'allarme lanciato dall'associazione Yairaiha Onlus è certamente eccessivo. Nella Casa Circondariale ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro non è in atto alcuna epidemia”. Così il Direttore generale dell'ASP di Catanzaro, dott.
Giuseppe Perri, interviene con una nota sulla morte di un paziente, detenuto presso la Casa Circondaliera, per "arresto cardiocircolatorio e shock settico da Clostridium difficile", avvenuta dopo il ricovero nell'ospedale "Pugliese".
Il caso, speiga Petti, “non ha provocato nessuna preoccupazione all'interno della Casa Circondariale, non essendosi verificata tra gli attuali ospiti alcuna condizione clinica che faccia pensare ad una diffusione dell'infezione. Il caso rimane pertanto isolato. Pur tuttavia l'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro nel momento in cui è venuta a conoscenza del decesso, ha subito attivato tutte le misure preventive che i casi del genere richiedono, attraverso il nostro Dipartimento di Prevenzione”.
Il dg dell’Asp riferisce infine che l'area sanitaria della Casa Circondariale “continuerà a vigilare con particolare attenzione, così come ha sempre fatto, per garantire la tutela della salute dei detenuti."
08 marzo 2016
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