Asl Teramo. Illustrato il piano di rilancio dei servizi
Nuova riunione dei sindaci con il presidente della Provincia, presenti anche la Fnovi e Cgil, Cisl, Uil, l’Annao, il Nursind. Il dg Di Giosia: “Un piano che ha l’obiettivo fondamentale di creare una forte sinergia fra ospedale e territorio”, con un nuovo ospedale “altamente tecnologico, riservato solo ai casi acuti, 500 posti letto ampliabili a 600” e “una sanità territoriale forte il cui perno sarà la città della salute”.
26 OTT - Il rilancio dei servizi sanitari in provincia di Teramo è stato al centro della riunione del comitato ristretto dei sindaci, che si è svolto in forma allargata con la partecipazione anche del presidente della Provincia
Diego Di Bonaventura e del sindaco di Giulianova
Jwan Costantini e alla presenza dei direttori amministrativo e sanitario della Asl. Nel corso della riunione il direttore generale della Asl
Maurizio Di Giosia ha sintetizzato a sindaci e sindacati (erano presenti le segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil, l’Anaao, la Federazione Veterinari e medici e il Nursind).
“Un piano che ha l’obiettivo fondamentale di creare una forte sinergia fra ospedale e territorio - ha sottolineato Di Giosia - con la costruzione di un ospedale nuovo che guarda ai prossimi 40 anni, altamente tecnologico e riservato solo ai casi acuti, da 500 posti letto ampliabili a 600, oltre a tre ospedali spoke, ognuno con una propria specializzazione e vocazione. Ma anche con una sanità territoriale forte il cui perno sarà la città della salute”. Qui la Asl vorrebbe accorpare tutti i servizi territoriali con ambulatori medici, radiodiagnostica, laboratori analisi, un ospedale di comunità, ma anche un centro riabilitativo e tanto altro ancora. Un’idea progettuale su cui i sindacati hanno espresso apprezzamento e assenso di massima, ovviamente con alcuni distinguo e una serie di suggerimenti.
Tra gli interventi quello della segretaria aziendale dell’Anaao
Gabriella Marina che ha ribadito la condivisione del sindacato dei medici ospedalieri al progetto. “Non è immaginabile perdere questa occasione, il Covid ha portato alla luce i problemi strutturali del nostro come di tanti altri ospedali italiani - ha sottolineato – però il nuovo ospedale va riempito di professionalità adeguate, ci vuole più personale, medici e infermieri, altrimenti tutta questa impalcatura va a crollare. Bene anche l’interlocuzione con Cassa Depositi e Prestiti, che noi avevamo auspicato già da tempo”.
A tirare le conclusioni della riunione il sindaco di Teramo e presidente del comitato ristretto
Gianguido D’Alberto. “Usciamo da questo incontro con una consapevolezza condivisa, manifestata in tutti gli interventi - ha detto - oggi dobbiamo far fronte comune, con responsabilità e fiducia. Ci troviamo in una fase storica, in cui esiste la possibilità di ricorrere a risorse da diverse fonti; ecco perché è irrinunciabile misurarci con il progetto della Asl, in quella che dee essere considerata come la sede istituzionale e sociale nella quale tale confronto trova albergo”.
26 ottobre 2021
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