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Infermieri. Rosini (Ipasvi Pescara): “In Abruzzo 1 infermiere ogni 11 pazienti contro il rapporto ottimale 1:6”

La presidente del Collegio provinciale degli infermieri è intervenuta in occasione dell’incontro “Prossimità ed empatia” promosso dall’Ipasvi Pescara. “Affinché migliori davvero la qualità dell’assistenza sanitaria, è necessario iniziare a investire anche sul personale oltre che sulla strumentazione”, ha detto.

09 OTT - Il contributo fondamentale degli infermieri nel processo di riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale abruzzese e nella risposta ai bisogni di salute dei cittadini. Dall’incremento delle risorse umane alla presa in carico globale e integrata del paziente. Dall’istituzione del dipartimento delle professioni sanitarie e della figura dell’infermiere case manager, con il compito importante di coordinare il percorso di cura del malato, all’attivazione di nuovi modelli organizzativi che prevedano il potenziamento dell’assistenza ambulatoriale medica e infermieristica.
 
Se ne è parlato venerdì 6 ottobre 2017 durante l’incontro “La prossimità e l'empatia” organizzato dal Collegio provinciale Ipasvi di Pescara, presieduto da Irene Rosini, all’interno dell’Auditorium Petruzzi in via delle Caserme (Pescara).
Per migliorare e rispondere alle esigenze e ai bisogni dei cittadini in ambito sanitario, la Regione Abruzzo sta riorganizzando la rete ospedaliera e territoriale. Il collegio provinciale Ipasvi di Pescara è presente al tavolo di riorganizzazione dell’assistenza territoriale istituito presso l’Agenzia sanitaria regionale.

Di fronte a una platea variegata, composta tra gli altri da Annalisa Silvestro, senatrice Pd – Componente Federazione Nazionale Ipasvi; Silvio Paolucci, assessore alla Sanità della Regione Abruzzo; Alfonso Mascitelli, direttore dell’Agenzia Sanitaria regionale; e Armando Mancini, direttore generale Asl Pescara, l’Ipasvi di Pescara ha chiesto l’implementazione di nuovi modelli organizzativi e assistenziali. L’obiettivo è “il potenziamento dell’assistenza sanitaria abruzzese e una migliore integrazione tra ospedale e territorio. È stato dimostrato, infatti, che in molte realtà nazionali una diversa organizzazione delle attività infermieristiche ha contribuito notevolmente alla qualità dei servizi erogati”.

“Il nuovo atto aziendale della Asl di Pescara – ha spiegato Irene Rosini – ha previsto l’istituzione dell’unità operativa complessa delle professioni sanitarie. Diamo merito alla giunta regionale di aver ascoltato le istanze degli infermieri abruzzesi e di garantire l’applicazione di percorsi assistenziali condivisi che puntano all’integrazione tra tutte le figure professionali. Tuttavia, affinché migliori davvero la qualità dell’assistenza sanitaria, è necessario iniziare a investire anche sul personale oltre che sulla strumentazione”.

“In Abruzzo – ha spiegato Rosini -, in base a uno studio recente, il numero medio di infermieri a disposizione per ogni paziente è di un infermiere per undici utenti, a fronte di un rapporto ottimale di uno a sei. Occorre quindi implementare le risorse umane, visto che un minor carico di pazienti per singolo infermiere si traduce in una importante riduzione di mortalità”.

All’incontro “La prossimità e l'empatia” sono intervenuti come relatori il vice presidente Ipasvi Pescara Alessio Sichetti, Pio Lattarulo (Docente di etica e bioetica Tor Vergata Roma e dirigente delle professioni sanitarie Asl Taranto), Anna Banchero e Simone Furfaro (Agenas Roma), Marika Colombi (Responsabile assistenziale dipartimento medico e chirurgico, direzione infermieristica e tecnica Asl Ferrara),  Mirella Scimia (Dirigente medico responsabile assistenza intermedia Asl Pescara), Irene Rosini (Presidente Collegio Ipasvi di Pescara) la sessione è stata moderata dal Vice presidente Ipasvi Pescara Alessio Sichetti.

Alla tavola rotonda a fine dibattito, invece, è stata ribadita la volontà di coinvolgimento degli infermieri in tutti i tavoli tecnici mirati al miglioramento dell’assistenza sanitaria. Armando Mancini, direttore generale della Asl di Pescara, ha offerto la propria disponibilità ad avviare la programmazione per l’attivazione degli ambulatori infermieristici e gli ospedali di comunità, anche se - riferisce l'Ipasvi di Pescara - come ribadito dal direttore generale e dall’assessore Paolucci l’aspetto più importante è la mancanza a Pescara di strutture sanitarie in grado di accogliere sia gli ambulatori e sia gli ospedali di comunità.

E mentre la senatrice Pd Annalisa Silvestro ha sottolineato “i tanti passi in avanti fatti dalla Regione Abruzzo, che ha dimostrato con le ultime leggi e delibere di avere lo sguardo rivolto al futuro”, è stato posto l’accento sulla necessità di adeguare le risorse umane al carico assistenziale.

Mascitelli, oltre ad aver illustrato come a breve sarà licenziato un documento dall’Agenzia sanitaria regionale per l’accreditamento delle strutture che erogano l’assistenza domiciliare, ha confermato l’istituzione di un tavolo per individuare le prestazioni infermieristiche da attribuire al nomenclatore tariffario regionale, come richiesto ad aprile dal Collegio Ipasvi di Pescara.

09 ottobre 2017
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