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Lea. Paolucci: “Abruzzo virtuosa per la prima volta”. Forza Italia: “Lo era già lo scorso anno. Vedremo se lo sarà dopo la loro riforma”

L’assessore commenta il rapporto sui Lea del Ministero della Salute: “Ci apprestiamo ad uscire dalla lunga fase commissariale sia con conti in ordin che con Lea di piena adempienza”. Ma i consiglieri di Forza Italia lo correggono: “Fuori dal commissariamento praticamente già da un anno e Lea ottimi già nel 2014. Ma quale sarà il prezzo da pagare con la nuova riforma?”.

13 NOV - Non è piaciuto ai consiglieri abruzzesi di Forza Italia l’entusiasmo espresso dall’assessore alla Sanità Silvio Paolucci in merito alla situazione dell’Abruzzo fotografata dal Rapporto sui Lea del ministero della Salute. L’assessore è stato infatti accusato di prendersi il merito di successi già registrati lo scorso anno grazie alla precedente giunta. Successo che, secondo i consiglieri di Forza Italia, sono messi ora a rischio dalla riforma sanitaria della Giunta D’Alfonso.

Nel dettaglio, Paolucci, commentando il rapporto, aveva sottolineato come si trattasse della “prima volta nella storia dell'assistenza sanitaria di questa regione” che il ministero della Salute certificava “la piena adempienza” dell’Abruzzo agli obiettivi di salute misurabili mediante i Livelli essenziali di assistenza (Lea). Un risultato, secondo Paolucci, “storico non solo perché raggiunto per la prima volta, ma soprattutto perché colloca l'Abruzzo tra quelle regioni in Italia in grado di garantire un'assistenza sanitaria in linea con gli standard nazionali".

"La certificazione Lea – aveva Paolucci - segna un punto di svolta per la sanità regionale e certifica soprattutto nell'ultimo anno un notevole miglioramento rispetto alle posizioni degli anni precedenti, segno evidente di un deciso cambio di passo. Dobbiamo invece lavorare di più sul fronte della prevenzione perché ci permette di dare risposte qualitativamente migliori all'utenza".

Ma soprattutto, per Paolucci la certificazione Lea rappresenterebbe un buon segnale alla vigilia dell'uscita dal commissariamento. "Ci apprestiamo ad uscire dalla lunga fase commissariale – aveva detto l’assessore - sia con i conti in ordine, condizione essenziale che ci permette questa uscita, sia con i livelli essenziali di assistenza di piena adempienza. Che tradotto significa: abbiamo guardato con successo ai conti senza per questo sacrificare la qualità dell'offerta sanitaria. Ecco perché il nuovo Piano di riqualificazione 2016/2018 e il riordino della Rete ospedaliera possono rappresentare un'occasione per investire sul diritto alla Salute degli abruzzesi con coraggio e voglia di cambiare il sistema sanitario regionale elevandone la qualità dell'offerta e rendendo il sistema sostenibile liberando risorse per i cittadini".

Come accennato, l’entusiasmo di Paolucci non è però stato condiviso dai consiglieri di Forza Italia, che in una nota hanno smontato punto per punto le dichiarazioni dell’assessore. "La realtà è ben diversa da quella rappresentata da Paolucci che omette due particolari: in primis che già da un anno l'Abruzzo è praticamente fuori dal Commissariamento e che gli ottimi livelli di assistenza erano già stati certificati nel 2014, raggiunti quindi grazie al lavoro della Giunta Chiodi”, osservano i consiglieri. Secondo i quali “l'Assessore alla sanità continua a gettare fumo negli occhi degli abruzzesi, nel tentativo di nascondere il pesante scotto che dovremo pagare a causa del suo, e del commissario D'Alfonso, sciagurato piano". “Il successo quindi per l'assessore sarebbe l'ok al piano sanitario così come lo hanno presentato?”, si chiedono i consiglieri. Che concludono: “Dica allora chiaramente quale sarà il prezzo da pagare per gli abruzzesi e i pesanti danni che subiranno i territori. Forza Italia resta fortemente critica sul piano di risanamento firmato Paolucci e D'Alfonso e continuerà la sua battaglia a difesa dei sacrosanti diritti dei cittadini. Non si capisce, poi, perché continuino ad avvolgere nella nebbia il loro tentativo di fare una Asl unica in Abruzzo, non ne parlino chiaramente e cerchino di silenziare il dibattito. Sappiano che anche su questo folle tentativo, troveranno la nostra ferma opposizione".
 

13 novembre 2015
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