“In risposta alle recenti dichiarazioni riguardo alla ripartizione provvisoria del Fondo Sanitario Regionale tra le ASL ed, in particolare, con riferimento al presunto mancato finanziamento della ASL Lanciano Vasto Chieti, è opportuno precisare alcuni aspetti del processo di riparto applicato negli anni passati ed in quello in corso, tra le aziende sanitarie abruzzesi”.
Così l’assessore alla sanità Nicoletta Verì.
Il riparto per l’anno 2024, ha detto, è allo stato attuale “ancora provvisorio e soggetto a ulteriori valutazioni. Tale riparto segue, al momento, i criteri chiaramente definiti nella deliberazione regionale n. 976 del 2023, frutto di un percorso di affinamento annuale, a seguito di una costante e condivisa interlocuzione con i direttori generali delle quattro ASL regionali, tenendo in considerazione da un lato le specifiche esigenze di ciascuna realtà territoriale e dall’altro la necessità di garantire un equilibrio del sistema regionale”.
Il criterio prevalente adottato, specifica, resta quello della quota capitaria ponderata (al fine di tener conto della popolazione più giovane e più anziana), applicando gli stessi parametri e coefficienti utilizzati nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale tra le regioni italiane. “A tale criterio – precisa – proprio per venire incontro ad alcune ASL che presentano una estensione territoriale maggiore rispetto alle altre, a livello regionale è stato aggiunto quello dell’estensione territoriale, riservando a detto criterio una quota del fondo regionale di 13 milioni di euro, distribuiti in proporzione al territorio provinciale come segue: 6,2 milioni di euro a L’Aquila, 3,2 milioni a Chieti, 1,4 milioni a Pescara e 2,4 milioni a Teramo. Queste somme si propongono di compensare i maggiori costi sostenuti per assicurare una distribuzione capillare dei punti di erogazione sanitaria sul territorio provinciale, e dunque, cercano di rispondere proprio alle richieste delle Aziende sanitarie”.