Muraglia (Asl Lanciano,Vasto e Chieti ): “Casi Covid in crescita, posti letto vanno aumentati”
Il direttore sanitario interviene sulle polemiche dopo la decisione della Asl di destinare temporaneamente a Chieti alcuni infermieri in servizio negli ospedali di Lanciano e Ortona per attivare posti letto aggiuntivi per malati Covid. “Nessuna spoliazione a Lanciano e Ortona, ma misure in considerazione del drastico peggioramento dell’epidemia, che ha raggiunto e superato la soglia dei 2000 casi per 100.000 abitanti”.
10 GEN - “Non si può accettare la polemica di chi vuole chiudere gli occhi davanti alla straordinaria impennata dei contagi nel nostro territorio e utilizzare a fini strumentali le scelte compiute per dare assistenza a malati sempre più numerosi ogni giorno”. Questo il commento di
Angelo Muraglia, Direttore sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti per la protesta seguita alle scelte organizzative adottate dall’Azienda di destinare temporaneamente a Chieti alcuni infermieri in servizio negli ospedali di Lanciano e Ortona per attivare posti letto aggiuntivi per malati Covid.
“Non esistono realtà che prendono e altre che perdono - aggiunge nel suo commento Muraglia - perché l’Azienda è unica e le energie vengono convogliate là dove c’è bisogno secondo una logica di mutuo soccorso che non lascia indietro nessuno. Accade per tutti aver bisogno d’aiuto, come insegna l’esperienza della Ginecologia di Lanciano dove da mesi arrivano da Chieti per coprire i turni, così come a Vasto è stato dato supporto per gli anestesisti. Dall’inizio della pandemia abbiamo preservato completamente il Renzetti e il Bernabeo, dove non abbiamo riconvertito alcuna operativa per far fronte alla crescente domanda di ricoveri, concentrati su Chieti e Vasto per la presenza dei reparti di Malattie Infettive. Non abbiamo chiesto sacrifici né contributi, e ora che siamo in grande difficoltà risultano fuori luogo le invettive, proprio in un momento nel quale avremmo bisogno di solidarietà tra le articolazioni aziendali e un diffuso senso di responsabilità”.
Il direttore sanitario descrive, quindi, la situazione, e “il drastico peggioramento dell’epidemia che nell’ultima settimana ha raggiunto e superato la soglia dei 2000 casi per 100.000 abitanti, andando oltre la media nazionale” che ha portato l’Unità di crisi a riunirsi e a varare “un piano di riconversione di Pneumologia e Geriatria dell’ospedale di Chieti in reparti Covid. Inoltre è stata attivata una ulteriore unità operativa covid sempre nello stesso ospedale ed esteso i posti letto di Malattie Infettive a Vasto. E’ palese come l’aumento della capacità di ricovero dei pazienti Covid determini un arruolamento di personale medico, infermieristico e ausiliario per poter gestire le unità operative. E’ stata anche chiesta una disponibilità al dipartimento chirurgico di integrare i turni dell’area medica Covid, così come al Servizio infermieristico di ottimizzare il personale presso le unità operative. Attualmente abbiamo 72 ricoverati in area medica Covid e 9 ricoverati in Terapia Intensiva”.
“L’epidemia si trova in una fase delicata e un ulteriore rapido aumento nel numero di casi e nelle ospedalizzazioni è altamente probabile. Per l’elevata incidenza e circolazione della variante Omicron di SARS-CoV-2, tutti siamo chiamati a prestare massima attenzione nei comportamenti, osservando il distanziamento interpersonale, l’uso della mascherina, l'aerazione dei locali, l’igiene delle mani e la riduzione delle occasioni di contatto e situazioni di assembramento”, conclude Muraglia.
Dalle parole del Direttore Sanitario si evince che non è in atto alcuno smantellamento della sanità frentana, e che il temporaneo accorpamento dell’Otorino con la Chirurgia a Lanciano e la temporanea sospensione a Ortona delle attività programmate della Chirurgia Multidisciplinare non configuri alcun disegno di depauperamento di territori a vantaggio di altri, ma una semplice strategia per far fronte all’emergenza ricoveri determinata dall’aumento di casi Covid. Una lettura diversa, mette in chiaro la Asl, “non rispecchia la verità dei fatti e delle scelte”.
Quanto poi alle carenze negli organici, l’Aziende evidenzia come proprio in questi giorni è stata completata la procedura per l’assunzione di 5 ortopedici, dei quali i primi 2 prenderanno servizio già dal 16 gennaio. Altri 4 sono in attesa di essere sottoposti alle visite d’obbligo prima di sottoscrivere il contratto. Sono inoltre in corso numerose procedure di avvisi e concorsi per la copertura degli organici, mentre per altri già conclusi sono imminenti le nomine. Insomma il tema del reclutamento del personale è una priorità per la Direzione Asl, che sta impegnando al massimo gli uffici per accelerare nuove assunzioni.
E’ inoltre in corso lo screening scuola per Covid-19 destinato a mettere in sicurezza la ripresa delle lezioni a partire da lunedì. Ha aderito il 70% dei Comuni, in forma autonoma o associata, mentre altri hanno stipulato convenzioni con le farmacie del paese per offrire la possibilità di effettuare il test ad alunni e personale scolastico.
Ecco i primi risultati di ieri:
Archi 211 test 10 positivi
Atessa 420 test 4 positivi
Fossacesia 70 test 1 positivo
Orsogna 231 test 2 positivi
Ortona 604 test 23 positivi
S. Giovanni T 414 test 14 positivi
Tollo 132 test 0 positivi
Villa S. Maria 176 test 3 positivi
10 gennaio 2022
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