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Vaccini obbligatori. In Veneto iscrizioni alle scuole materne in calo di oltre il 10% 

Si stima che 21.000 giovanissimi tra 1 e 16 anni non abbiano ancora iniziato il percorso vaccinale, 8.500 dei quali hanno tra 1 e 6 anni e sarebbero a rischio di esclusione dalla scuola; mentre per tutti gli altri la prospettiva sarebbe la sola sanzione pecuniaria. Queste alcune delle indicazioni che emergono dai report sull’attività vaccinale redatto dalla Direzione Regionale Prevenzione del Veneto. Venezia una delle città con il più alto livello di coperture

di Endrius Salvalaggio
03 MAG - Con il Decreto nr. 73 del giugno scorso, il Ministro alla salute, Beatrice Lorenzin, sigillava l’obbligo per 10 vaccini: anti-poliomelitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B; anti-pertosse; anti Haemophilusinfluenzae tipo B; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella. Il termine per vaccinare i bambini/ragazzi con frequenza scolastica da zero a 16 anni è scaduto il 2 maggio 2018.

Secondo i dati della Regione Veneto, dal 2017 l’adesione ai vaccini nella fascia d’età compresa tra 2 e 16 anni è cresciuta, sia prima che dopo l’obbligo disposto per Legge. Ad oggi si stima che 21.000 giovanissimi tra 1 e 16 anni non abbiano ancora iniziato il percorso vaccinale previsto, 8.500 dei quali hanno tra 1 e 6 anni e sarebbero, quindi, a rischio di esclusione dalla scuola; mentre per tutti gli altri la prospettiva sarebbe la sola sanzione pecuniaria.

29.000 sono i ragazzi fino a 16 anni che risultano inadempienti per la mancanza di una o più dosi del percorso vaccinale completo. Tutte queste persone sono stati contattate e richiamate dal sistema sanitario territoriale regionale. Sono queste alcune delle principali indicazioni che emergono dai report sull’attività vaccinale redatto dalla Direzione Regionale Prevenzione del Veneto e diffuse dalle varie Ulss di riferimento.
 
Cosa accade ora per quei bimbi/ragazzi non vaccinati? Per i presidi, sindaci, parroci o dirigenti degli asili si impone il rispetto della legge senza creare delle tensioni e, soprattutto dando la possibilità a tutti di terminare l'anno, come del resto avevano chiesto qualche mese fa oltre una sessantina di sindaci veneti; di sanzioni proprio non se ne parla. D’altro canto ci sono state delle scuole materne che il giorno 2 maggio, giorno della scadenza, hanno contattato i genitori dei bambini non vaccinati invitando i medesimi a tenere a casa i propri figli fino a quando non si metteranno in regola e ci sono stati anche dei casi di genitori che, senza alcun documento attestante la prenotazione per i vaccini, hanno assicurato a voce i dirigenti che si sarebbero messi in regola.
 
In questa cornice un po’ caotica, fra obbligo vaccinale, controlli dei vaccinati, possibili sanzioni di oltre € 500,00, alcune scuole che invitano le famiglie non in regola a tenere a casa i propri figli, si sta verificando un calo degli iscritti nelle scuole materne di oltre il 10%. Dal prossimo anno la vaccinazione obbligatoria farà parte dei criteri di ammissione alle scuole e, con molta probabilità, non verranno concesse né proroghe né deroghe.
 
Le uniche eccezioni riguarderanno i piccoli che hanno subito dei trapiantati, gli allergici, chi soffre di malattie autoimmuni, ecc. E chi per motivi ideologici o altro deciderà di non vaccinare i propri figli, rientrerà tra la percentuale dei non iscritti pari a circa 10%, percentuale destinata a crescere.
 
A fronte di una copertura nazionale pari al 94,5% ed una regionale del 95,5%, Venezia risulta essere una delle città con il più alto livello di vaccinazione (superiore al 98%).
 
Endrius Salvalaggio

03 maggio 2018
© Riproduzione riservata

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