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Assemblea Federfarma. Bacchini (Verona): “Ci sono altre priorità rispetto allo Statuto”

Il presidente di Federfarma Verona torna sulla querelle emerse nell’Assemblea di Federfarma dello scorso 18 ottobre. “Federfarma un anno fa diceva che “era necessario attendere l’emanazione della legge per capirne bene i contenuti e quindi poter, ma solo allora, predisporre uno strumento adeguato. Oggi, invece, la priorità è diventata la variazione dello Statuto, dimenticando totalmente quali sono le vere urgenze delle farmacie”.


21 OTT - “Non più tardi di un anno fa durante un dibattito svoltosi a Vicenza in occasione di Pharmait, a seguito di una specifica domanda su cosa stesse facendo per aiutare le farmacie indipendenti ad affrontare l’ingresso del capitale, la dirigenza di Federfarma ha risposto che era necessario attendere l’emanazione della legge per capirne bene i contenuti e quindi poter, ma solo allora, predisporre uno strumento adeguato Oggi, invece, la priorità è diventata la variazione dello Statuto, dimenticando totalmente quali sono le vere urgenze delle farmacie”. È quanto dichiara Marco Bacchini presidente di Federfarma Verona che torna così sulla querelle dell’ultima Assemblea.
 
“Trovo questo comportamento perlomeno bizzarro – evidenzia in una nota - perché se si parla di farsi trovare pronti, tanto più bisognerebbe sostenere le farmacie individuando progettualità atte a realizzare organizzazioni strutturate che diano alle farmacie indipendenti la forza e i mezzi per affrontare i cambiamenti. Invece assistiamo al più totale immobilismo del sindacato nazionale, mentre si stanno attivando solo alcune associazioni  provinciali/regionali di categoria, come il Piemonte, o alcune cooperative di farmacisti. Da parte del sindacato nazionale non è stata aperta, fino ad ora, in Assemblea alcuna discussione, manca il coordinamento delle diverse iniziative e, a quel che mi è dato sapere, manca anche qualsiasi idea. Credo quindi sia assolutamente lecito avere forti perplessità sulle reali motivazioni che fanno porre tutte le attenzioni di Federfarma sulla modifica dello statuto”.
 
“Federfarma – conclude - nulla ha fatto da un anno a questa parte sul DDL Concorrenza se non aggiornare l’assemblea sui vari passaggi procedurali ed esaltare l’inutile traguardo del tetto del 20% come limite massimo delle farmacie destinate ad un gruppo. Ci si è inoltre preoccupati di realizzare una bozza di Statuto per prevedere l’ingresso delle società in Federfarma e nulla si è investito sulla progettualità". Federfarma Verona si domanda, infine, "quale lavoro abbia svolto il Centro studi".

21 ottobre 2016
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