Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Mercoledì 15 GENNAIO 2025
Veneto
segui quotidianosanita.it

Veneto, 203 milioni di euro per ristrutturare 4 ospedali. Cimo-Fesmed: “Resta il nodo del personale” 

La giunta ha approvato la prima fase attuativa, relativa al triennio 2025- 2027, del programma di investimento per le opere di edilizia sanitaria per gli ospedali di Mestre (Venezia), Oderzo (Treviso), Bassano del Grappa (Vicenza) e Legnago (Verona). Lanzarin: “Si tratta di opere necessarie per alzare la qualità strutturale e funzionale degli ospedali”. Cimo Fesmed: “Bene, ma bisogna garantire anhce un adeguato ricambio del personale”.

di Endrius Salvalaggio
14 GEN - Saranno 203 milioni di euro le risorse che andranno a risanare alcuni ospedali in Veneto, grazie ad una proposta di delibera dall’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin che approva la prima fase attuativa, relativa al triennio 2025 - 2027, per degli investimenti in edilizia sanitari da destinare negli ospedali di Mestre (Venezia), Oderzo (Treviso), Bassano del Grappa (Vicenza) e Legnago (Verona).

“Il nuovo anno – spiega l’assessore alla Sanità - Servizi sociali, Manuela Lanzarin – inizia con nuovi cospicui investimenti per avviare la prima fase attuativa del triennio 2025 - 2027 del programma specifico per le strutture sanitarie, utilizzando sia fondi nazionali che risorse regionali. Ora trasmetteremo al Ministero della Salute il nostro provvedimento per avviare le procedure per la sottoscrizione di un nuovo accordo di programma. Si tratta di opere tutte ritenute necessarie per alzare la qualità strutturale e funzionale dei quattro ospedali, per un totale, in entrambi i programmi, di circa 202 milioni di euro”.

All’indomani della riorganizzazione dell’Ospedale di Mestre, interviene anche il Direttore Generale Edgardo Contato, dove è prevista la realizzazione di un ampliamento, all’ospedale esistente con una ulteriore opera di circa 20.000 mq. “Siamo impegnati a tradurre in realtà quella che è un'esigenza, per la città e il territorio grazie al contributo della Regione ma anche a seguito del trasferimento di funzioni nella nuova struttura, che rendere più efficiente e meglio organizzato, il lavoro svolto nell'ospedale attuale”.

Il segretario regionale di Cimo Fesmed Veneto, Giovanni Leoni, commenta con parole di apprezzamento l’intervento della regione per l’edilizia sanitaria dei quattro ospedali veneti, pur sottolineando come resti irrisolto il nodo del personale. “Resta la parte più difficile. Fornire un adeguato ricambio del personale riguardo a medici, infermieri ed altro personale sanitario. A dicembre 2018 il Direttore Generale dell’epoca Dr. Domenico Mantoan dichiarava che mancavano 1295 medici ospedalieri a fronte degli 8450 in servizio. La stessa Regione Veneto ha sottolineato recentemente che le dimissioni volontarie del personale tra il 2019 ed il 2022 hanno raggiunto i 1582 medici ed i 2613 infermieri, passati in questi anni al privato. Peraltro solo negli ultimi 6 mesi sono stati banditi da Azienda Zero per tutte la Aulss del Veneto in totale 505 posti per dirigente medico, di cui 68 per l’anestesia e rianimazione e 119 per il pronto soccorso. Oltre a questo sono stati banditi 640 posti per infermiere. Auspichiamo che siano posti che verranno tutti coperti.” Conclude Leoni.

Endrius Salvalaggio

14 gennaio 2025
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Veneto

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy