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Valle d’Aosta. Alpe e Savt contro i tagli alla sanità. “Da Giunta azione scomposta e scoordinata”

“Sembrano voler creare ad hoc allarme e confusione, al fine di distogliere l'attenzione dal mantenimento del vecchio sistema”, accusa il gruppo consigliare di Alpe, mentre il sindacato lamenta “il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali".

05 OTT - Il Governo regionale ha una "azione scomposta e scoordinata" e "sembra voler creare ad hoc allarme e confusione, al fine di distogliere l'attenzione dal mantenimento del vecchio sistema". Lo afferma, in una nota, il gruppo consigliare di Alpe a proposito dei "15 milioni di tagli alla sanità valdostana nel prossimo bilancio", della "bozza di accordo per lo spostamento del call center della Centrale Unica di Soccorso in Piemonte e la successiva smentita dell'Assessore", e degli "attacchi sferrati al welfare della scorsa settimana, dapprima annunciati come inderogabili e poi ridimensionati".

"Nonostante la crisi - spiegano i consiglieri di Alpe - continua infatti a prosperare il mercanteggio delle assunzioni preferenziali e spesso ingiustificate nelle società partecipate". Alpe denuncia "una visione che permane clientelare della gestione della cosa pubblica" e "l'assenza di una strategia politica adeguata ai bisogni reali". La richiesta è di "affrontare con il Consiglio Regionale le scelte, gli obiettivi e le strategie politiche per una gestione più efficace e trasparente del bilancio". Quanto al bilancio regionale 2016, esso "dovrà obbligatoriamente imprimere un'inversione di rotta a questa picchiata libera e la maggioranza regionale non sembra attualmente in grado di operare nessuna scelta lungimirante".

“Apprensioni per i ventilati tagli al comparto della sanità pubblica valdostana a causa di ulteriori riduzioni del bilancio regionale 2016" sono poi state espresse dal sindacato Savt-Santé. In una nota il sindacato lamenta anche "la completa disinformazione alle organizzazioni sindacali e il mancato coinvolgimento delle stesse al fine di individuare il mantenimento dei servizi primari ospedalieri e territoriali".

Riguardo all'ipotesi di spostamento in Piemonte della centrale unica di soccorso, il Savt lancia l'allarme: "Questa scelta è un passaggio che rischia di creare un precedente molto grave: saremmo la prima regione autonoma a delegare materie in cui abbiamo competenza primaria ad una realtà limitrofa, regione a statuto ordinario".

05 ottobre 2015
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