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Lunedì 05 OTTOBRE 2015
Valle d’Aosta. Alpe e Savt contro i tagli alla sanità. “Da Giunta azione scomposta e scoordinata”

“Sembrano voler creare ad hoc allarme e confusione, al fine di distogliere l'attenzione dal mantenimento del vecchio sistema”, accusa il gruppo consigliare di Alpe, mentre il sindacato lamenta “il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali".

Il Governo regionale ha una "azione scomposta e scoordinata" e "sembra voler creare ad hoc allarme e confusione, al fine di distogliere l'attenzione dal mantenimento del vecchio sistema". Lo afferma, in una nota, il gruppo consigliare di Alpe a proposito dei "15 milioni di tagli alla sanità valdostana nel prossimo bilancio", della "bozza di accordo per lo spostamento del call center della Centrale Unica di Soccorso in Piemonte e la successiva smentita dell'Assessore", e degli "attacchi sferrati al welfare della scorsa settimana, dapprima annunciati come inderogabili e poi ridimensionati".

"Nonostante la crisi - spiegano i consiglieri di Alpe - continua infatti a prosperare il mercanteggio delle assunzioni preferenziali e spesso ingiustificate nelle società partecipate". Alpe denuncia "una visione che permane clientelare della gestione della cosa pubblica" e "l'assenza di una strategia politica adeguata ai bisogni reali". La richiesta è di "affrontare con il Consiglio Regionale le scelte, gli obiettivi e le strategie politiche per una gestione più efficace e trasparente del bilancio". Quanto al bilancio regionale 2016, esso "dovrà obbligatoriamente imprimere un'inversione di rotta a questa picchiata libera e la maggioranza regionale non sembra attualmente in grado di operare nessuna scelta lungimirante".

“Apprensioni per i ventilati tagli al comparto della sanità pubblica valdostana a causa di ulteriori riduzioni del bilancio regionale 2016" sono poi state espresse dal sindacato Savt-Santé. In una nota il sindacato lamenta anche "la completa disinformazione alle organizzazioni sindacali e il mancato coinvolgimento delle stesse al fine di individuare il mantenimento dei servizi primari ospedalieri e territoriali".

Riguardo all'ipotesi di spostamento in Piemonte della centrale unica di soccorso, il Savt lancia l'allarme: "Questa scelta è un passaggio che rischia di creare un precedente molto grave: saremmo la prima regione autonoma a delegare materie in cui abbiamo competenza primaria ad una realtà limitrofa, regione a statuto ordinario".

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