Studio della Regione Toscana: “Dal 2011 al 2016, toscani meno esposti alle radiazioni ionizzanti”
Bezzini: “La Toscana sta affrontando un notevole sforzo, in termini economici e di risorse umane, per fornire tutte le strutture pubbliche di moduli di registrazione dei dati di esposizione dovute a pratiche medico radiologiche, e per creare un sistema centralizzato, che possa mantenere sotto costante controllo l'andamento della dose da esposizioni mediche”.
30 SET - “Negli ultimi cinque anni oggetto di studio, dal 2011 al 2016, in Toscana si è ridotto il numero di esami di radiodiagnostica, radiologia interventistica e medicina nucleare, grazie ad una maggior offerta di possibilità alternative di diagnosi e a miglior standard qualitativi delle prestazioni”. È la conclusione a cui è arrivata la relazione finale del monitoraggio degli esiti della valutazione delle esposizioni a radiazioni ionizzanti a scopo medico della popolazione toscana condotto dall’Azienda ospedaliero-universitaria senese e dall’Aou pisana, su incarico della Regione.
“Le radiazioni ionizzanti di origine artificiale – spiegano in una nota dalla Regione Toscana - si sommano a quelle normalmente presenti in natura nel contribuire alla dose totale di radiazioni assorbita dalla popolazione. Mentre per ridurre l’esposizione alle radiazioni di origine naturale può essere fatto poco su quelle di origine artificiale è possibile intervenire con la giustificazione e l’ottimizzazione delle procedure mediche”.
È l’assessore al diritto alla salute
Simone Bezzini a spiegare, che: “I dati ottenuti potranno essere utilizzati, per proseguire la valutazione e il monitoraggio del trend della numerosità e tipologia delle pratiche sanitarie, al fine di incrementare politiche, rivolte ad una sempre migliore giustificazione e ottimizzazione delle procedure. A questo proposito, anche nel rispetto dell’attuale normativa, la Toscana sta affrontando un notevole sforzo, in termini economici e di risorse umane, per fornire tutte le strutture pubbliche di moduli di registrazione dei dati di esposizione dovute a pratiche medico radiologiche, e per creare un sistema centralizzato, che possa mantenere sotto costante controllo l'andamento della dose da esposizioni mediche”.
30 settembre 2021
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