Usca. Santo Stefano di Prato, potrà esserci anche la consulenza di un pediatra ospedaliero
Nella valutazione dei piccoli pazienti a domicilio o in albergo sanitario. “La possibilità di una consulenza specialistica pediatrica strutturata ai medici dell’ Usca nei casi più complessi, permette la riduzione degli accessi ospedalieri ed una gestione più appropriata dell’assistenza domiciliare per i soggetti pediatrici Covid positivi”, spiegano dalla Fimp.
19 GEN - Il team delle Usca potrà essere affiancato dallo specialista pediatra per la valutazione di pazienti con età da 0 a 14 anni con sintomatologia suggestiva per Covid o con Covid già accertato.
I team Usca ed i pediatri dell’ospedale Santo Stefano infatti lavorano in stretta sinergia nella cura dei pazienti per i quali è stata richiesta l’attivazione della squadra Usca da parte del pediatra di libera scelta o del medico di famiglia dove si rende necessaria una valutazione specialistica.
Prima dell’accesso al domicilio è previsto un triage telefonico da parte del medico Usca per l’inquadramento clinico e la pianificazione dell’intervento. Al domicilio viene eseguita l’anamnesi e rilevati i parametri vitali, la temperatura corporea, la frequenza respiratoria, la saturazione dell’ossigeno periferica, lo stato di coscienza, la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e la glicemia capillare. Sulla base dell’anamnesi e dei riscontri obiettivi viene effettuata la classificazione clinica del paziente e l’eventuale successiva attivazione del pediatra ospedaliero.
“La possibilità di integrazione tra i medici del servizio Usca e la Pediatria ospedaliera, al momento limitata all’ospedale di Prato - dichiara
Valdo Flori, referente aziendale Fimp per la Pediatria di Famiglia - rappresenta il completamento del percorso assistenziale nei soggetti pediatrici Covid positivi, in particolare per i neonati, per i soggetti con patologie associate o per soggetti con sintomatologia più grave, i quali in alternativa richiederebbero il ricovero ospedaliero. La possibilità di una consulenza specialistica pediatrica strutturata ai medici dell’ Usca nei casi più complessi, permette la riduzione degli accessi ospedalieri ed una gestione più appropriata dell’assistenza domiciliare per i soggetti pediatrici Covid positivi”.
“Il progetto partirà in un primo momento nel territorio Pratese ed è stato reso possibile per la grande disponibilità mostrata dai pediatri ospedalieri del Santo Stefano – ha detto
Marco Pezzati direttore del Dipartimento Materno Infantile Aziendale. Dopo una prima fase sperimentale valuteremo all'interno del Dipartimento se renderlo disponibile, con la collaborazione degli altri poli pediatrici aziendali su tutto il territorio della Azienda USL Toscana Centro”.
I medici USCA hanno a disposizione un servizio di consulenza telefonica 24h/24 che può essere attivato contattando il pediatra di guardia in ospedale.
Presso il domicilio o l’Albergo Sanitario, in casi valutati e selezionati rispetto alle necessità di cura, può essere richiesta anche la presenza di un pediatra ospedaliero che affianca il team Usca. La squadra può disporre di tutta la strumentazione pediatrica necessaria per la valutazione dei piccoli pazienti, effettuare prelievi ematici ed ecografia toracica. Dopo la consulenza può essere programmata una valutazione in compresenza con il pediatra ospedaliero o, in caso di necessità di ricovero, il paziente viene inviato al Pronto Soccorso pediatrico dove il pediatra di guardia è allertato per concordare il percorso più opportuno da seguire all’arrivo in ospedale.
“Si tratta di un servizio modellato sulla integrazione tra attività territoriale ed ospedaliera, che è specchio della modalità operativa aziendale”, spiega
Daniele Mannelli, direttore del Dipartimento rete sanitaria territoriale dell’Azienda . “Le persone sono prese in carico a livello territoriale da pediatri di famiglia e servizi sanitari dedicati alla infezione; quando c’è bisogno di ricorrere alla risorsa ospedaliera, in termini di consulenza e di diagnostica, il percorso è definito ed è attivabile con celerità”.
“In questo momento di pandemia è essenziale che tutti i servizi sanitari dedicati alla popolazione pediatrica (pediatri di famiglia, servizi ospedalieri, Usca) lavorino in sinergia e cooperino tra di loro per assicurare un adeguato livello di cura ai piccoli pazienti, ha aggiunto P
ier Luigi Vasarri – direttore di pediatria del Santo Stefano. La possibilità, in casi selezionati, di poter disporre da parte dei medici dell’Usca di supporto dello specialista pediatra (pediatra di famiglia o ospedaliero) rappresenta un elemento facilitante per la corretta gestione sanitaria dei pazienti e per evitare inutili accessi in Pronto Soccorso e/o ricoveri impropri”.
19 gennaio 2021
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