Covid. La Toscana blinda le Rsa e le altre strutture socio-sanitarie per anziani: visite vietate fino al termine dell’emergenza sanitaria
“Un atto doveroso per proteggere le persone più fragili e, quindi, più a rischio”, dichiara il presidente Giani. Nel dettaglio, le nuove disposizioni stabiliscono che non sarà consentito l’accesso ai familiari degli ospiti delle residenze, salvo situazioni particolari la cui valutazione è rimessa alle direzioni delle strutture. Saranno sospesi anche i rientri in famiglia fino al termine dello stato di emergenza sanitaria, prorogato dal Governo al 31 gennaio 2021. L'ORDINANZA
15 OTT - Firmata oggi dal presidente
Eugenio Giani l’ordinanza sulle linee di indirizzo per la gestione delle strutture residenziali socio-sanitarie. Saranno valide da lunedì 19 ottobre fino a tutto il periodo di emergenza epidemiologica da Covid 19, prorogato dal Governo al 31 gennaio 2021. L’ordinanza individua tutte le misure necessarie da adottare nelle residenze sanitarie per anziani e per disabili (rsa e rsd) o in altra struttura socio-sanitaria, al fine di prevenire possibili trasmissioni di infezione e il contenimento del virus, in uno dei settori tra i più a rischio, come testimonia purtroppo il progressivo e quotidiano aumento di nuovi casi positivi registrati in questo periodo.
“Un atto doveroso per proteggere le persone più fragili e, quindi, più a rischio - commenta Giani in una nota -. Ci aspettano momenti complessi, ma l’esperienza, che abbiamo maturato durante la prima ondata del Covid, farà la differenza, dando continuità a un lavoro ben avviato e sempre migliorabile. La nostra è una comunità coesa, con un forte senso di responsabilità, pronta a dare il meglio di sé nelle situazioni più difficili”.
Le nuove disposizioni regionali definiscono, in particolare, le modalità di accesso alle strutture socio sanitarie (non sarà consentito l’accesso ai familiari degli ospiti delle residenze, salvo situazioni particolari la cui valutazione è rimessa alle direzioni delle strutture; saranno sospesi anche i rientri in famiglia fino al termine dello stato di emergenza sanitaria); gli strumenti necessari per garantire la comunicazione tra ospiti e familiari (la comunicazione avverrà tramite videochiamata o messagistica con gli operatori o tramite telefono con gli ospiti); i nuovi ingressi dal domicilio e dall’ospedale come i rientri in rsa da ospedalizzazioni temporanee e pre-isolamento (tramite appositi moduli di accoglienza, garantendo così un ulteriore filtraggio di circa 10 giorni contro la diffusione del virus in una possibile fase di incubazione).
E poi disposizioni su campagna vaccinale e screening Covid (tamponi rapidi, test sierologici, tamponi molecolari per personale e ospiti, quando e da chi devono essere somministrati); cartella elettronica dell’utente e ruolo dei medici di famiglia e degli usca nei confronti dei pazienti Covid e il ruolo dei team specialistici multiprofessionali a livello zonale-ospedaliero.
Le linee di indirizzo tengono conto anche di altri scenari come la positività accertata all’interno della struttura, il personale in situazione di emergenza.
15 ottobre 2020
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